Gli spettatori de Il Trono di Spade e del prequel House of the Dragon hanno sentito parlare ormai centinaia di volte del mito dell’antica Valyria, una leggendaria città che esiste nella memoria del popolo di Westeros, collegata a un passato di prosperità, ma anche di magia e di terrore. Come mai, dunque, non esiste più, e cosa è stato a distruggerla?
George R.R. Martin non ha mai dedicato un romanzo soltanto al passato di Valyria, ma ha parlato brevemente della sua ascesa e rovina nell’enciclopedia Il mondo del ghiaccio e del fuoco. Situata a Essos, era la capitale della Libera Fortezza di Valyria, contesa tra diverse famiglie nobili dette I Signori dei Draghi. Vi erano in particolare due famiglie rivali, tra le quali figuravano i Targaryen, che però all’epoca non erano considerati ancora potenti. I valyriani – che erano caratterizzati tutti dai capelli biondo-argento e dagli occhi viola – possedevano una vasta forza militare affiancata da oltre mille draghi, insieme a ricchezze inimmaginabili, splendore, lusso e oggetti dotati di poteri speciali, tra cui il famoso acciaio di Valyria.
La città cadde circa quattrocento anni prima degli eventi narrati nella serie Il Trono di Spade, a causa di un cataclisma passato alla storia come il Disastro di Valyria. Vent’anni prima del tragico evento, Daenys Targaryen la Sognatrice ebbe una visione profetica della distruzione e convinse suo padre a lasciare la città insieme alle famiglie Velaryon e Celtigar, per stabilirsi a Roccia del Drago.
La visione di Daenys si rivelò poi esatta. Di lì a poco, una serie di calamità naturali devastarono la penisola, a cominciare dall’eruzione contemporanea di tutti i quattordici vulcani che circondavano l’area, seguita da violenti terremoti, maremoti e tempeste di fuoco. Le terre attorno a Valyria si frammentarono così in una serie di piccole isolette, interrotte dal cosiddetto Mare Fumante, una zona marittima funesta in cui era impossibile avventurarsi a causa dell’intensa attività vulcanica.
Nel mondo de Il Trono di Spade, i più superstiziosi sostengono invece che Valyria sia caduta a causa della sua ambizione: i suoi abitanti, infatti, avevano praticato magie pericolose e misteriose, portando alla luce “cose che sarebbero dovute restare sepolte”. Questa ipotesi è legata al personaggio di Aerea Targaryen e alla sua spaventosa morte dopo il presunto ritorno dalle rovine di Valyria, dove si era recata con il drago Balerion. Tornata a Roccia del Drago, infatti, Aerea è morta in maniera rapidissima e atroce, bruciata viva dall’interno da misteriose creature che sembravano aver preso possesso del suo corpo. Non è chiaro quale sia stata davvero la causa della sua morte, ma è stata sufficiente a far sì che la famiglia Targaryen emanasse un editto che bandiva per sempre chiunque, pena la morte, dal visitare le rovine dell’antica Valyria, considerate infestate da qualcosa di terribilmente sinistro.
Fonte: Looper
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