Il Trono di Spade, pro e contro di First of His Name. I voti in anteprima alla puntata 4×5
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Il Trono di Spade, pro e contro di First of His Name. I voti in anteprima alla puntata 4×5

Rocco Baileys, il senso di Sansa per i dolcetti e Gionsnò che le prende

Il Trono di Spade, pro e contro di First of His Name. I voti in anteprima alla puntata 4×5

Rocco Baileys, il senso di Sansa per i dolcetti e Gionsnò che le prende

Niente Tyrion, niente Bronn e Jaime si vede giusto sullo sfondo: cosa vi aspettate che dica? Già è seccante che tengano il nano in una cella, ma qui si esagera.
In compenso, moltissimo Bran e moltissima Sansa, ragazzi allevati da Ned Stark, e quindi poco propensi a stupri, incesti, tortura, e tutte le altre cose per cui guardo il Trono di Spade.
Gli autori ci tengono però a ribadire che Sansa è golosa: “Mia mamma non mi faceva mangiare il budino finché non finivo le verdure”. Questo, insieme alla sua passione per la torta al limone, spiegano probabilmente perché sia sempre più paffuta.
Voto ai puntuali riferimenti alla dieta di Sansa: 1.

Un’altra delle regole del Trono di Spade è che tutto viene sottolineato almeno due volte. Prendete Margaery e il neo Re Tommasino. Il Trattamento Luther è all’orizzonte, e la pubertà di Tommen è in festa. Ma tutto questo si era già capito la scorsa settimana grazie alla sottile metafora della gatta nel letto. Ciononostante l’episodio, che si apre con l’incoronazione del ragazzino, mostra una Margaery ubiqua: ovunque Tommen sposti lo sguardo, in platea o in balconata, lei è lì che ammicca. Al che Tommen deglutisce (una reazione più appropriata per un risotto e in questo contesto francamente incomprensibile). Comunque, il buffo scambio di attenzioni viene interrotto da Cersei che in quattro e quattr’otto dà la sua benedizione al matrimonio. Eh?
Voto alla svolta Margaery & Cersei best friends: c’è qualcosa sotto, quindi sospendo il giudizio (ma se non c’è qualcosa sotto: 2).

Se qualcuno ruba una flotta per te, sotto sotto c’è Daario il piacione.
Dunque: Joffrey è morto, le navi adesso ci sono e l’esercito conta 10000 soldati (8000 Immacolati + 2000 Secondi Figli). Invece che mettere a ferro e fuoco King’s Landing, Daenerys decide di tornare nel deserto per liberare gli schiavi che ha già liberato. Mettetela come volete, ma questo a casa mia si chiama allungare il brodo.
Voto alla svolta non violenta e non nudista nelle tecniche di corteggiamento di Daario: 8.

In una puntata non proprio memorabile, la scena che segue regala grandi gioie.
Siamo alle Porte di Nido dell’Aquila e deve fare parecchio freddo, perché il colletto di Lord Baileys è rivestito di pelliccia. Sentirlo chiamare Zio Petyr, come un personaggio di Checov, fa sorridere, anche se a chiamarlo così è quel piccolo mostro di Robin, che sfoggia un’acconciatura alla Paul McCartney. Robin è la versione edipica di Joffrey, e mi è impossibile non immaginarlo attaccato alla tetta di sua madre. Convenevoli vari tra Petyr, Lisa, Sansa e Robin, poi i bambini se ne vanno. Seguono rivelazioni: Baileys va a letto da anni con Lady Arryn e le ha fatto avvelenare il marito. Ora lei vuole sposarsi, ma lui prende tempo. Zia Lisa è eccitata coma una tortora: “Urlerò talmente forte, che mi sentiranno chiaramente anche al di la’ del Mare Stretto”.
I metodi di Baileys sono gli stessi di Olenna, ma mentre si vede lontano un miglio che lei sa come organizzare una festa, per quanto mi sforzi non riesco a immaginare Ditocorto nell’intimità.
Voto a Baileys in versione Rocco: 6 (sulla fiducia).

A King’s Landing abbiamo la conferma che Cersei si è rimbambita: ascolta papà buona buona, dice di sì a tutto. Si parla di matrimoni (lei e Loras, Margaery e Tommasino) e finanze, che a Westeros sono sempre la stessa cosa. Tywin spiega alla figlia che la Banca del Ferro è molto potente e molto pericolosa e che con la Banca del Ferro non si discute, utilizzando metafore che non capisco. Di tutto questo spiegone mi tengo stretto l’aneddoto su Robert che tormentava Tywin con gran pacche sulle spalle.
Voto agli spiegoni: 4.

Altre scene di riempimento.
Arya tiene sveglio il Mastino con la solita cantilena della gente che vuole far fuori. La mattina dopo lui si vendica prendendola in giro perché ha una spada piccola e le tira pure un cedro.
Zia Lisa fa una scenata di gelosia (?) alla nipote, giusto per confermare che non ha tutte le rotelle a posto. È la sequenza in cui, colpo di scena, scopriamo che Sansa ama anche il budino, e che pure sua madre da giovane era paffuta.
Nel frattempo Pod si rende ridicolo a più riprese di fronte a Brienne: non sa cavalcare e dà fuoco a un coniglio. In questo caso ha tutta la mia solidarietà: se c’è una cosa che non sopporto è quando nei film cavano la pelliccia ai conigli sfilandogliela come una tutina. Brienne fa la sostenuta ma non è in grado di slacciarsi una spallina. E si conferma il tipo di donna che flirta sempre con gli uomini sbagliati.
In tutto dieci minuti abbondanti per controllare le mail sul cellulare.
Voto a chi ti manda le mail fuori orario e la mattina dopo si lamenta se non hai ancora risposto: 0.

Sono un po’ affaticato e rivedere Oberyn mi solleva, ma è un entusiasmo destinato a non durare: sta scrivendo una poesia. Quindi mi arrendo, è il genere di puntata con dialoghi così:
«Posso mostrarti i giardini?»
«Posso forse rifiutare una guida regale?»
La sostanza è che Cersei e Vipera Rossa empatizzano perché sono entrambi in cerca di vendetta: lei per Joffrey e lui per Elia.
Voto a Elia usato come nome da donna: 3.

Gran finale al Castello di Craster. Dato che è l’ultima volta che lo vediamo (a fine puntata lo bruciano), sottolineo che il castello di Craster non è un castello, ma una baraccopoli.
Comunque. Locke il tranciamani trama nell’ombra, ma nel frattempo fa la sua parte: spia in giro e avverte gli altri Nightwatchers che i ribelli sono pochi e distratti. L’attrazione della serata è, indovinate un po’, lo stupro: stavolta tocca alla ragazzina riccia che accompagna Bran. Tanner entra nella capanna dove sono rinchiusi Hodor e i tre adolescenti, e ordina ai suoi sgherri di spogliarla. Salta fuori che sono gli stupratori più incapaci di sempre: invece di strapparle i vestiti, le slacciano gli stivali. Tutto ciò dà il tempo a Gionsnò di fare irruzione menando fendenti a destra e a manca. Karl però lo mette sotto al grido di “Combatti come una fighetta”. Alla fine Gionsnò se la cava grazie all’intervento di una delle figlie di Craster e Tanner viene infilzato in modo piuttosto spettacolare: non vorrei dimenticare qualcosa, ma mi sembra la morte più splatter della Season 4 (so far).
Locke sfrutta il casino per rapire Bran, ma Bran si impossessa del cervello di Hodor che fa gli occhi come Linda Blair e stacca la testa a Locke.
A bocce ferme fanno 5 Nighwatchers morti su 8, e 10 ribelli su 11. Manca Rust che viene azzannato nella foresta dal lupo albino, ancora su di giri da quando Rust ha spanto il vino.
A questo punto i sopravvissuti si radunano in cortile con le figlie di Craster. Gionsnò vuole portarle a Castel Black: “Qua fuori state in pericolo”. Le figlie di Craster, dopo 10 o 15 anni di stupri, e considerato che a Castel Black non vedono una donna da parecchio, sono un po’ sospettose.
Titoli di coda, sbadigli.



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