Da quando ho finito di vedere la puntata non riesco a smettere di pensare alla nonna di Margaery che ricorda i bei tempi e dice: “La mattina seguente, Luther non scese le scale per andare da mia sorella, PERCHÈ NON RIUSCIVA NEMMENO A CAMMINARE”.
Oh Luther, uomo fortunato.
In realtà la scena ha molte altre angolature: l’incontro tra nonna e nipote, nel solito gazebo sulla scogliera (ma hanno aggiunto una passeggiata introduttiva nell’orto botanico), ci permette di scoprire che Lady Olenna:
1) non ama i Targaryen perché assomigliano ai furetti
2) ha una sorella che probabilmente le serba del rancore
3) sta progettando il terzo matrimonio di Margaery
4) e, vabbè, ha ammazzato Joffrey
Voto a Lady Olenna che mangia in testa a tutti: 8
Voto a Lady Olenna che ha fatto quello che ha fatto a Luther: 10
Qui dovrei riprendere da principio, ma mi soffermo ancora sul gazebo. In fatto di sposalizi, Margaery sta battendo ogni record: per la carriera si è maritata con un gay e con un maniaco, e ora ha puntato un bambino.
Col fatto che siamo a Westeros ci fa la figura dell’emancipata, ma se fosse Arcore le tireremmo dietro i pomodori.
Voto all’arrivismo di Margaery: 2 oppure 9, a seconda dei punti di vista.
La puntata, venti minuti prima, si apre con Verme grigio e la segretaria di Daenerys che flirtano davanti al fuoco. Poi arriva la Madre dei Draghi a guastare la festa, ma sono convinto che prima o poi qualcosa accadrà.
Si capisce che gli autori vogliono stimolare l’empatia con gli Immacolati, anche se fino all’altro ieri si amputavano i capezzoli come mangiare una granita.
Voto all’umanizzazione degli Immacolati: 5.
Ora che è istruito, Verme Grigio si rivela pure un capo popolo. Penetra nottetempo nella mura della città (che per inciso sono sorvegliate peggio di una tabaccheria), percorre cunicoli, trova un po’ di schiavi e gli dice che è meglio un giorno da leoni che bla bla. Capiamo che li ha convinti quando cominciano a fare i graffiti per strada. Poi picchiano un vecchio e, bum, la città è liberata.
Daenerys, che non aveva preso bene la faccenda dei bambini crocifissi, inchioda l’intera classe politica locale alle sue responsabilità.
Voto al codice morale da Vecchio Testamento di Daenerys: 10
«E quello che diavolo era?»
«Quello ero io, che ti spedivo con il culo tra la polvere con la tua stessa mano».
Bronn, settimana scorsa ci sei mancato.
Segue scena clou: sollecitato dallo stesso Bronn, Jaime va a trovare Tyrion, e capiamo subito che ad ammazzarlo non ci pensa proprio. A fugare i dubbi residui arriva il dialogo più bello della puntata, roba da versare una lacrimetta furtiva.
«Mi stai davvero chiedendo se ho ucciso tuo figlio?»
«Mi stai davvero chiedendo se ucciderei mai il mio stesso fratello?»
Voto a Jaime e Tyrion che cercano a fatica di rimettere in sesto le loro vite: 9.
Stacco e siamo sul galeone di Ditocorto. La morte di Joffrey ha generato un subplot alla Sherlock Holmes e per 5 minuti Il Trono di Spade diventa un thriller giudiziario. Sansa interroga Lord Baileys e Lord Baileys svela il suo piano e le sue nuove alleanze. Arriva a dire «Un uomo senza movente è un uomo che nessuno sospetta» e per un attimo mi aspetto che tiri fuori una pipa e un berretto da caccia.
Voto all’alleanza tra Baileys e Lady Olenna (che fa molto il Gatto e la Volpe): 8.
Poi: Luther.
Oh Luther, uomo fortunato.
Salto tutta la parte su Gionsnò che deve convincere la dirigenza dei Guardiani della Notte a mandarlo al castello di Craster per far fuori i ribelli. Basti dire che Locke il trancia mani è arrivato a Castel Black in incognito e ha messo nel mirino il ragazzo. C’ è anche un momento tipo ragazzi che salgono sulle cattedre nell’Attimo Fuggente quando Snow recluta i volontari.
Voto alla facilità con cui ci si può infiltrare tra i Nightwatchers: 2.
Nel frattempo a King’s Landing. I Lannister pagano i loro debiti ma tra di loro non serbano rancore: lo stupro di Cersei è passato come acqua fresca. Visto però che Jaime si rifiuta di far fuori Tyrion, lei ci riprova con Sansa.
Cersei è anche preoccupata per la sicurezza di Tommen, e non le si può dar torto: proprio in quel momento Margaery si sta infilando nel letto del ragazzino. Ricordando la conversazione appena avuta con la nonna, cominciano a sudarmi le mani. Invece niente Trattamento Luther: Tommen si becca la miseria di un bacio in fronte e passa il resto della notte nei bagni di corte.
Voto all’improvvisa svolta pudica del Trono di Spade: 1.
Jaime regala la sua spada nuova a Brienne, che riconosce al volo l’acciaio valeryano. Va così ogni volta: ma come fanno? Ha un colore diverso? Pesa più del normale? Sono tutti esperti di acciaio?
Poi gli regala pure Podrick, nel senso che glielo offre come scudiero. (Nota: Qui il regista si accanisce con vari primi piani sul volto del ragazzo: è uno spettacolo increscioso).
Dopo aver giurato fedeltà a Jaime, Brienne chiama la sua spada “Giuramento”: non è che ci ha pensato tantissimo.
Voto all’amore sempre platonico tra i due: 6, vogliamo una svolta.
Altrove, Karl Tanner (CHI?) e i suoi ribelli si ubriacano e stuprano le molte figlie di Craster. A quanto pare non fanno altro da giorni. La noia è tale che litigano per niente, scambiandosi insulti buffi come “Sembri uno scroto”.
Rast (CHI?) viene spedito in cortile a nutrire Spettro, il lupo albino.
Inciampa e cade.
Una pozzanghera di vino ghiaccia a causa del freddo
Bran, Hodor e il ragazzino epilettico vengono catturati.
È tutto così interessante che clicco il pulsante “Time” sul telecomando per capire quanto manca alla fine dell’episodio.
A quel punto l’ultimo figlio maschio di Craster, un neonato resistente al gelo, viene catturato dal fratello gemello dell’Estraneo ucciso da Sam e portato a Estraneolandia, dove il Sindaco gli ghiaccia la cornea in un cliffhanger che dubito farà storia.
Voto al tasto “Time” sul mio telecomando: 10, a volte è preziosissimo.
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