Doveva succedere, alla fine è successo: eroi dei due mondi, Daenerys e Tyrion si guardano, sospendendo la nostra incredulità sul confine dei reciproci immaginari. E in un attimo quelle regioni lontane che tante volte abbiamo sorvolato nella sigla del Trono di Spade, si toccano.
Beh, ragazzi, puntatone.
Cominciamo da lì, anche se la scena sta nel mezzo, dalla mattanza gladiatoria, teste spaccate e tendini recisi. E poi Mormont che – come Russell Crowe nel film di Ridley Scott – indossa un elmo che gli copre il volto e, in incognito, fa a pezzi i rivali.
Quando poi si rivela e chiede perdono alla regina, il momento è epico di suo… ma la scena viene rubata dal nano, che si fa largo tra i cadaveri, e butta lì un saluto: “Eccoci qua, il dono sono io” (Mormont ciao eh, puoi andare)
A quel punto gli uccelli si bloccano in volo, i grilli smettono di frinire, il sangue dei cadaveri si coagula e a tutti quanti ci piglia un colpo.
Voto al Momento dei Momenti: senza voto. Surreale.
Intanto alla Barriera si capisce che l’inverno sta finalmente arrivando perché hanno tutti nei capelli dei piccoli fiocchi bianchi. Più che una bufera, il temutissimo inverno di Westeros sembra per ora una di quelle nevicate timide che ci sono ogni tanto a Milano, quando vorresti almeno trenta centimetri per metter su un pupazzo e stare a casa da scuola, e poi al massimo puoi fare una palletta di ghiaccio e fango, tutta marrone.
Alla Barriera succedono due cose: muore il povero Aemon, e – a parte che ha una battuta di addio da pelle d’oca (“Ho sognato… che ero vecchio“, voto: 10 spaccato e applausi) – io sono un po’ triste perché mi accorgo solo ora che è uguale a Mr.Magoo.
Invece Sam, dati i suoi trascorsi, è ormai convinto di essere MacGyver, e si fa prendere a pizze in faccia da due guardiani che vogliono mettere le mani addosso a Gilly: lo salva il metalupo di Jon, che per un paio di stagioni è rimasto in cortile a rincorrere bastoncini. Anche qui sono stupito dalla violenza della scena: i pugni fanno male.
Il coraggio è comunque ben speso e gli vale il trattamento Tommasino.
Voto alla scena di sesso: 2. Gilly si alza la gonna, si mette sopra Sam, e come per magia ogni cosa va al suo posto. Ma dai, sù.
A Winterfell, altre cose che non mi aspetto. Nella sua stanzetta, Sansa ha le braccia coperte di lividi, un dettaglio intelligente e molto più duro da mandar giù del corpetto strappato la scorsa settimana. Reek (lo chiamo così anche io, altrimenti si agita), come avevo appunto ipotizzato, arriva con un vassoio di panini al tonno, dopodiché viene investito del compito di metter fuori un segnale per Brienne. Qui abbiamo la conferma che Sansa la sa lunga: Reek è chiaramente il tipo di persona di cui ci si può fidare, un uomo solido.
Un quarto d’ora dopo abbiamo un’altra vecchia scuoiata.
Voto al fiuto di Sansa: 3: Diciamo che ci può lavorare.
Ancora cattivi presagi. Stannis e il suo esercito avanzano nel maltempo, il nevischio gli ha già stroncato 40 cavalli, ma non ha intenzione di tornare indietro.
Melisandre ha pronta la soluzione: “Posso far fuori i Bolton con un trucchetto, ma prima tocca ammazzare tua figlia”.
Momento di imbarazzo.
“Per un po’ di sangue? Non basta un taglietto sul pollice?”
Voto ai metodi drastici di Melisandre: 6. Molto Westeros, ma comunque esagerati.
Il vertice romantico della puntata è invece tutto di Daario, che chiede a Daenerys di sposarlo.
“Non si può Daario, devo sposare quell’altro”
“Allora organizza uno spritz con tutti i padroni di Meereen e fai una carneficina”
Voto alla strategia del compromesso morbido auspicata da Daario: 6.
L’incontro tra Lord Paperetto e Lady Cocca non tocca i vertici di quello tra Tyrion e Daenerys, ma poco ci manca, sono pur sempre i due più grandi statisti di Westeros. E infatti – se ci fate caso – il loro dialogo è politica purissima, il potere temporale e quello spirituale, le banche e la chiesa, l’aristocrazia e il proletariato. Tutte le carte sono in tavola: “Quando la minoranza smette di aver paura della maggioranza…”. Voto 10 al confronto e al dialogo.
Intanto Cersei mente al suo Tommasino con una convinzione che mi strappa un gridolino di ammirazione: madre e suocera dell’anno, da qui all’eternità. Non fosse abbastanza, guadagna altri punti quando scende nelle prigioni puzzolenti del Credo solo per prendere in giro Margaery, un comportamento talmente assurdo – una perfidia così infantile -, che non si può che sorridere: ma insomma, hai già stravinto, cosa ti metti a girovagare per le Cappelle del Septon?!
Tanta tracotanza, non può che essere punita. E Lord Paperetto, che da bravo fanatico non guarda in faccia a nessuno, sbatte nelle segrete pure lei.
Voto a Lord Paperetto dopo questo colpo di scena: 7. Gli darei 10 non fosse per tutta la faccenda insopportabile dell’omofobia.
Questa settimana chiudo con il topless di Tyene Sand.
Qui ho un retroscena da raccontarvi. Ho intervistato Rosabell Laurenti, che è italiana, lo scorso anno al Festival di Venezia. Abbiamo parlato un po’ della sua parte e del serial in generale. È molto giovane, e quando intervisto delle adolescenti sviluppo un atteggiamento affettuoso e un po’ protettivo, da vecchio zio.
Quindi quando la vedo che si slaccia la vestaglietta manca poco che mi venga un infarto. Sono vittima di un forte conflitto interiore, che riassumerei come: “Zio apprensivo VS Maschio in salute”.
Dopo un breve stallo, il maschio prende a calci nel sedere lo zio fino a farlo volare giù dalla finestra: topless dell’anno assegnato per acclamazione, e voto 10.
Leggi i pro e contro dell’episodio 5×1.
Leggi i pro e contro dell’episodio 5×2.
Leggi i pro e contro dell’episodio 5×3.
Leggi i pro e contro dell’episodio 5×4.
Leggi i pro e contro dell’episodio 5×5.
Leggi i pro e contro dell’episodio 5×6.
Guarda il video-recap delle prime 4 stagioni.
Leggi tutti i pro e contro degli episodi della stagione 4 (clicca il link e vai in fondo all’articolo).