Come spiegava John Travolta a Samuel Jackson in quella scena in auto di Pulp Fiction, parlando di Amsterdam, quello che mi stende sono “le piccole differenze”.
Per esempio: Melisandre si è rifatta le labbra. All’inizio penso addirittura che abbiano cambiato attrice e guardo nel panico la mia ragazza dicendo: “Hanno mica cambiato attrice vero?”. “No, si è rifatta le labbra”.
Comunque non ascolto niente di quel che dice il personaggio perché continuo a guardare le due piccole protuberanze, quindi sulle scene alla Barriera rischio di essere lacunoso.
Poi: Daenerys ha i boccoli ancora più grossi e di una sfumatura di platino lievemente più metallica. I capelli di Sansa sono più scuri. Sam ha la frangetta pareggiata col righello. Infine Tommen, che ormai nella realtà avrà la barba e una foresta di peli pubici, viene inquadrato di sfuggita e dall’alto, tanto che potrebbe essere chiunque, e poi scompare.
Voto alle piccole differenze: 4. Ma è il dazio da pagare quando inizia una nuova stagione.
Siamo tutti così ansiosi di scoprire con chi si aprirà la Season 5, che gli autori decidono di partire con della gente mai vista. Mi viene il dubbio che siano due ragazzine che scappano da Ramsey, tipo Wrong Turn, ma in realtà è solo Cersei che, scopriamo, a 12 anni era già una bambina gentile con tutti.
Finito il flashback c’è la scena del funerale di Tywin. Solita storia: sala circolare, occhi finti, Cersei e Jamie arrapati. Stavolta, però, si trattengono.
Voto alla svolta pudica della quinta stagione: 5. Ci torniamo dopo.
Altre piccole differenze. Tyrion, causa prolungata navigazione in una cassa, ora ha un look da hipster. Viene sempre inquadrato con una luce ambrata riflessa sul viso, io lo trovo bellissimo. Scopriamo che durante il viaggio gettava le sue feci fuori dalla cassa infilandole in dei piccoli buchi tondi. Poco dopo lo vediamo bere fino a vomitare.
Voto allo stile di Tyrion, che in un mondo fatto solo di apparenze se ne sbatte come sempre delle apparenze: 9. Buon vecchio Tyrion.
Nella scena successiva ricomincio ad agitarmi perché sono convinto che abbiano cambiato pure l’interprete di Verme Grigio. Salta invece fuori che gli Immacolati sono tutti uguali anche quando si tolgono l’armatura e hanno nomi di combattimento del tipo “specie animale + aggettivo” come i boy-scout: questo si chiama Topo Bianco. Topo Bianco viene sgozzato mentre si fa fare i grattini che, diciamoci la verità, non è un brutto modo per morire.
Comunque il fatto importante è che il tutto avviene in un bordello. Missandei, che flirta dall’anno scorso con Verme Grigio, fa due più due ma i conti non le tornano comunque, quindi va direttamente a chiedere a lui: “Scusa, ma allora com’è che noi stiamo sempre a parlare intorno al fuoco?”. Verme Grigio è evasivo: “Non so”.
Voto alla svolta pudica della quinta stagione, grattini nei bordelli: in questo caso 8. Ai grattini si dà sempre 8.
Intanto alla Barriera c’è un certo affollamento. Ci sono i Bruti tenuti prigionieri, c’è l’esercito di Baratheon e naturalmente ci sono i Guardiani. A parte le citate perplessità sul botox di Melisandre, il clou della scena è nel confronto tra Jon Snow (che ha assorbito benissimo la morte della fidanzata: io che non ci pensi quasi più ci sono rimasto male) e Stannis. Stannis vuole che i Bruti combattano per lui e chiede a Jon di convincere Mance “Braveheart” Ryder, che figurarsi se accetta.
Comunque, nonostante la Barriera sia in teoria intasata di gente, io vedo sempre le stesse tre facce.
Voto alla HBO che risparmia sulle comparse: 5.
Parentesi noiosissima su Lord Arryn, il ragazzino insopportabile di Nido dell’Aquila, che non sa usare la spada. Anche lui nel giro di un anno avrà messo su il fisico di un motociclista, quindi usano una controfigura e non lo fanno mai vedere bene. La scena serve più che altro a congedare il personaggio e a farci sapere che Lord Baileys vuole portare Sansa al sicuro non si sa bene dove.
Brienne maltratta il povero Podrick.
Cersei maltratta un cugino con cui è stata a letto.
Scena gay.
L’unica informazione che ricavo da tutta questa parte centrale è che il fratello di Margaery, ora che è morto Tywin, non ha più nessuna intenzione di sposarsi con Cersei: al di là delle preferenze sessuali, è una cosa che si può comprendere.
Chiede alla sorella se le sta bene, ma lei è evasiva: “Può essere”.
In questa puntata sono tutti evasivi.
Voto all’evasività: 6. Serve ad allungare il brodo e siamo pur sempre alla prima puntata.
Passata questa interminabile parte centrale, si finisce direttamente nel clou dell’episodio.
Lord Varys, che ha sempre avuto il pallino dei Targaryen, comunica a Tyrion che andranno da Daenerys.
Fermi tutti.
Sono 4 stagioni che mi domando a che serva Daenerys – a parte giustificare le scene con i draghi (che in effetti non è poco: ce n’è una sensazionale pure in questo episodio: voto 10) – e ora viene fuori che si incontrerà con Tyrion. Tyrion!
Vivo tutta la faccenda come un crossover alla Batman vs Superman, ma è comunque surreale. Se Varys avesse pronosticato a Tyrion un incontro tra Daenerys e mio cugino Massimo, quello che lavora in banca e ama gli asparagi, non sarei rimasto più stranito di così.
Voto al crossover: 9 e mezzo, non vedo l’ora.
Aggiungo che nella scena c’è anche una citazione di A qualcuno piace caldo, il che significa che Varys ama Billy Wilder e che gli sceneggiatori devono controllarsi, o prima o poi svaccano.
Torniamo dall’altra parte dell’oceano. Pare che a Yunkai sia tutto risolto: i Saggi Padroni, chiunque siano, hanno detto che se ne stanno, rinunciano perfino agli schiavi, basta che Daenerys ripristini i combattimenti nel pozzo, cosa che per altro va bene a tutti, pure ai lottatori. A me sembra ragionevole, ma naturalmente Daenerys si impunta, tra l’altro confermando lo stereotipo che le donne non capiscono niente di sport.
Voto all’intransigenza di Daenerys: 2.
Finisce che ne discutono a letto la sera con Daario il Piacione, e tutta la conversazione è una cosa del tipo “Sai, anche io quando ero giovane…”, “Ci si ammazza, ma non è violento come sembra…”, “Il mio primo allenatore era come un secondo papà…”. Eccetera.
Vabè, si capisce che Daenerys cederà, ma quello che mi interessa sottolineare è che per tutta la conversazione lei si tiene il lenzuolo al mento per non mostrare il seno, cosa che ai tempi di Karl Drogo non avrebbe mai fatto.
Di nuovo, voto alla svolta pudica: 1. I topless di Daenerys sono proprio il minimo sindacale.
Chiusura alla Barriera, una bella scena eroica di quelle che fanno la differenza. Come pronosticabie, Mance non cede e va verso il rogo, ma ammettendo e mostrando (bello) la sua paura. Che attore Ciaran Hinds, peccato sia già fuori gioco.
Il momento che mi emoziona di più è quando Mance, tra le fiamme, guarda negli occhi Tormund, che a sua volta spalanca uno sguardo da pelle d’oca. C’è in quel frammento tutto il rispetto, l’amicizia, il coraggio, la solidarietà virile che può passare tra due uomini.
Poi Jon scocca la sua freccia.
Applausi, sipario.
Guarda il video-recap delle prime 4 stagioni.
Leggi tutti i pro e contro degli episodi della stagione 4 (clicca il link e vai in fondo all’articolo).
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