Notoriamente molti fan sperano nel grande ritorno de Il Trono di Spade con una nona stagione che, per quanto arriverebbe eventualmente a distanza di anni dal controverso finale della stagione otto, possa correggere il tiro, modificare e trasformare l’esito di tutti quei pay off, ovvero delle definitive risoluzioni e chiusure di tutta una serie di linee narrative pronte a scatenare la delusione, la rabbia e il risentimento degli spettatori. Ricordiamo infatti che, con una vera e propria petizione (che non aveva precedenti nella recente storia della serialità contemporanea) a breve distanza dall’episodio finale di Game of Thrones è partito sul web un gigantesco movimento d’opinione che chiedeva a gran voce di cancellare, riscrivere o comunque correggere l’attesa final season. E oggi, analizziamo proprio uno di quelli che secondo i fan sono vistosi buchi di trama, in particolare riguardo al personaggio di Sansa Stark (interpretata da Sophie Tuner) e la sua inaspettata ascesa al Trono, che fu di suo padre Ned, come Regina del Nord.

Secondo i più attenti estimatori de Il Trono di Spade, infatti, la scelta di Sansa come Regina del Nord ha senso solo in funzione del personale arco narrativo della figlia maggiore di Casa Stark, rappresentando il suo definitivo e grandioso riscatto dopo il gran numero di sventure, violenza e soprusi che l’hanno colpita già a partire dalla prima stagione. Affrancata dall’influenza dell’infido Dito Corto, riunita a sua sorella Arya, ma soprattutto visibilmente rinata dopo le sevizie sessuali subite dal marito Ramsay Bolton, Sansa Stark aveva dimostrato ormai tutte le qualità per diventare Regina, nonostante l’elezione di una donna non appariva come un fatto comune nella regione più settentrionale di Westeros. Esistono in questo senso notevoli incongruenze rispetto alla trama e l’intreccio delle otto stagioni della serie, che minano la bellezza dell’immagine di Sophie Turner, che sfoggia un sorriso degno de La Gioconda alla fine di Game of Thrones. Infatti, la sua scelta come Regina presume che il Nord abbia ormai dichiarato la sua Indipendenza, fatto storico e rivoluzionario che però di certo non sarebbe stato accettato in silenzio né dalle Isole di Ferro né dai vertici di Dorne. Se pensiamo infatti alla personalità e il temperamento di Yara Greyjoy, la sorella di Tyrion interpretata da Gemma Whelan, è difficile credere che avrebbe accettato la scelta senza reclamare anche per sé e per le Iron Islands la stessa Indipendenza.

E se secondo i fan Yara avrebbe potuto reagire addirittura con sdegno e con ira alla proclamazione di Sansa come Regina di un Nord ormai del tutto indipendente dagli altri, lo stesso vale per la verde e lussureggiante Dorne. In molti hanno sottolineato infatti che nei romanzi scritti da George R.R. Martin, prima ispirazione della serie HBO, Dorne abbia accettato di far parte dei Sette Regni 190 anni dopo gli altri, resistendo a lungo agli attacchi e le pressioni politiche di Aegon Il Conquistatore, leader di Casa Targaryen. Quindi, anche se molti avrebbero riconosciuto di buon grado l’elezione di un Re o una Regina del Nord, rispettandola comunque come i suoi predecessori, sono in molti a pensare anche che la scelta di Sansa avrebbe dovuto e potuto scatenare reazioni forti, innescando un pericoloso effetto domino tra i governanti dei Sette Regni, pronti a quel punto a reclamare per sé la stessa Indipendenza anche a costo del caos generale.

E voi cosa ne pensate? Trovate coerente l’ascesa di Sansa Stark o credete anche voi che si tratti di uno dei grandi buchi di trama lasciati in sospeso da una deludente ottava stagione de Il Trono di Spade? Diteci la vostra, come sempre, nei commenti.

Fonte: Screenrant