L’attore britannico Daniel Radcliffe, com’è noto, fu scelto per interpretare Harry Potter nel lontano 2000. La conferenza stampa londinese che svelò al mondo i giovanissimi attori che avrebbero incarnato sul grande schermo Harry, Ron e Hermione, ovvero Radcliffe, Rupert Grint ed Emma Watson, destinati a diventare i teenager più celebri del pianeta, si svolse ormai più di vent’anni fa, il 23 agosto di quell’anno.
A spuntarla per l’ambita e bramata parte del “bambino che è sopravvissuto” fu proprio Radcliffe, all’epoca un ragazzino molto piccolo che aveva fatto ben poco al cinema. All’età di 10 anni, nel 1999, aveva interpretato il giovane David Copperfield nell’omonimo film, distribuito dalla BBC e ispirato al romanzo di Charles Dickens, e due anni dopo, nel 2001, Mark Pendel ne Il sarto di Panama.
Probabilmente se non avesse ottenuto il ruolo di Harry Potter Radcliffe avrebbe avuto una vita e una carriera del tutto diverse, e di certo deve tutto al maghetto e ai film che gli hanno portato fama mondiale fin da quando, dodicenne, girò il primo Harry Potter e la pietra filosofale di Chris Columbus, nel 2001, per poi salutare la saga dieci anni e otto film dopo, con Harry Potter e i doni della morte – Parte 2 di David Yates.
L’attore, di recente, ha però preso le distanze dalla sua recitazione nell’iconico franchise, descrivendola addirittura come “imbarazzante”. «È difficile separare il mio rapporto con Harry dal mio rapporto con i film nel loro insieme», ha dichiarato Daniel Radcliffe in una conversazione con Elijah Wood, interprete di Frodo nella saga cinematografica de Il signore degli anelli, per Empire. «Sono enormemente grato per quell’esperienza: mi ha mostrato cosa voglio fare nel resto della mia vita. È una fortuna scoprire presto cosa ami fare. Sono profondamente imbarazzato da parte della mia recitazione, ovviamente, ma è come chiedere, “come ti vedi nella tua adolescenza?”. C’è così tanto che si agita in quel periodo che è quasi impossibile isolare una sola sensazione».
I suoi genitori all’epoca non volevano che Radcliffe intraprendesse la carriera d’attore: papà e mamma erano infatti preoccupati perché Daniel, appena dodicenne, avrebbe dovuto trasferirsi per molto tempo lontano da casa, gravitando senza sosta da Londra a Los Angeles per gli ingenti impegni sui set della Warner Bros. Alla fine è stato negoziato un contratto per due film, con la produzione limitata al Regno Unito. Ma poi il successo del franchise ha fatto il resto, e Daniel è cresciuto inevitabilmente insieme al suo personaggio.
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Fonte: Empire
Foto: MovieStillsDB
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