C’è molta attesa nei confronti della Civil War firmata Marvel Pictures: sarà per la complessità della storia originale, che tanto ha sconvolto gli amanti dei fumetti, oppure per l’introduzione di personaggi cardine (vedi Black Panther e Spider-Man), ma sta di fatto che il mondo rimarrà con il fiato sospeso fino al suo debutto fissato il 6 maggio 2016.
Interrogato sull’argomento, Robert Downey Jr. si è aperto su alcuni dettagli della pellicola, in particolar modo sul ruolo chiave di Cap e Tony Stark (capi delle fazioni opposte dei supereroi): «In definitiva, si tratta della storia di Steve Rogers: il film infatti non si chiama “Iron Man 4: Civil War”, e credo che questa sia una buona cosa. Immagino che Chris Evans fosse affamato di andare a fondo del suo personaggio, portandone alla luce le ombre. Ricordo cosa ho letto nei fumetti: in superficie Cap sembrava tutto baseball e torte di mele, ma sotto covava tutta l’agitata questione di essere un uomo fuori dal tempo. Ora sappiamo che ha fatto pace con questo. Qual’è quindi il problema? Potrebbe aver comunque a che fare con il suo passato, ma diventare moderni porta lo stesso a qualche conflitto. Tony Stark sarà quello cattivo? Non la metterei in quel modo. Gli indizi di ciò che vedremo in futuro saranno in Avengers: Age of Ultron, eccetto ciò che farà completamente cambiare fronte a Tony. L’idea che Tony Stark sia in grado di marciare su Washington dicendo “io firmo” si trova anche nel clima politico che viviamo oggi. Ha un po’ a che fare con la domanda “cosa farebbe il governo americano nella realtà? Sarebbe interessato a Tony che fa qualcosa d’inimmaginabile?»
Abbiamo tanto su cui riflettere.
Fonte: collider
© RIPRODUZIONE RISERVATA