Nuove grane legali per l’attore Alec Baldwin, che è stato citato in giudizio dalla famiglia di Halyna Hutchins dopo la morte della direttrice della fotografia sul set di Rust. Hutchins è rimasta uccisa il 21 ottobre 2021, dopo che una pistola tenuta in mano da Baldwin sparò sul set del film in New Mexico.
Giovedì scorso l’avvocato Gloria Allred ha presentato alla Corte Superiore della Contea di Los Angeles una causa per aggressione, inflizione di stress emotivo e altro per conto della madre, della sorella e del padre di Hutchins. Allred riporta poi che Hutchins era finanziariamente responsabile della sua famiglia e aveva intenzione di portarla a vivere insieme a lei negli Stati Uniti.
La causa è stata mossa ai danni di Baldwin, dei produttori del film e di altri imputati ritenuti responsabili. Secondo l’avvocato, Baldwin non ha mai contattato la famiglia, né si è mai scusato.
Ha detto Svetlana Zemko, sorella di Hutchins:
“Perdere mia sorella, almeno per me, è stata un’esperienza orribile. È una delle perdite più grandi della mia vita. Ed è ancora più devastante vedere la totale sofferenza dei nostri genitori e il modo in cui la loro salute è stata minata drasticamente. È per questo motivo che vorrei che i colpevoli si assumessero le loro responsabilità. E non solo qualcuno, ma proprio quel qualcuno che è veramente responsabile di tutto questo. Credo che lasciar correre e lasciare impunito tutto questo sia inammissibile“.
Stando a quanto riportato dalle testate americane, Alec Baldwin e il responsabile delle armi sul set di Rust saranno accusati di omicidio colposo per la morte di Halyna Hutchins. Un’indagine dell’FBI ha già acclarato che l’attore ha effettivamente premuto il grilletto, pur non a conoscenza che l’arma fosse carica (vi raccontavamo QUI le ultime in merito).
Foto: Getty (Jim Spellman/Getty Images)
Fonte: The Guardian
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