Inganno, la serie italiana di cui tutti stanno parlando (e non bene) ha appena battuto un record mondiale
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Inganno, la serie italiana di cui tutti stanno parlando (e non bene) ha appena battuto un record mondiale

Non sono mancate le critiche alla produzione nostrana che, tuttavia, ha tagliato un traguardo non indifferente

Inganno, la serie italiana di cui tutti stanno parlando (e non bene) ha appena battuto un record mondiale

Non sono mancate le critiche alla produzione nostrana che, tuttavia, ha tagliato un traguardo non indifferente

I protagonisti di Inganno

Inganno, la serie italiana diretta da Pappi Corsicato ora disponibile su Netflix, è diventata rapidamente un fenomeno globale. Mentre continua a far discutere il pubblico – soprattutto per le tinte fortemente soapoperistiche -, ha raggiunto un risultato straordinario, rompendo un record mondiale su una delle piattaforme di streaming più popolari.

Attualmente, è infatti la serie non in lingua inglese più vista al mondo su Netflix, con 9,6 milioni di visualizzazioni e 46,4 milioni di ore guardate nella settimana dal 7 al 13 ottobre 2024. Questi numeri sono stati pubblicati da Netflix nella notte tra martedì e mercoledì: un risultato significativo per una serie italiana al suo debutto, considerando che nel primo semestre del 2024 solo Supersex era riuscita a entrare nella classifica, con 10,3 milioni di visualizzazioni e 60,9 milioni di ore totali. Inganno è entrata nella Top Ten di 89 Paesi, piazzandosi al primo posto in tutta l’America Centrale e Meridionale, oltre che in Italia.

Fin dall’uscita sulla piattaforma, non sono mancate le critiche alla qualità del prodotto e, in particolare, all’occasione mancata nel raccontare una tematica tanto delicata quanto di rilievo – le storie d’amore con una grande differenza di età – sfociando nel ridicolo involontario. Recentemente, svariati progetti audiovisivi, cinematografici e seriali, hanno trattato storyline simili: esempi come The Idea of You e il recente Babygirl, presentato in concorso a Venezia 81, hanno messo al centro forti personaggi femminili che riscoprono la loro sessualità, filtrati da due lenti diverse: il romance young adult, nel primo caso, e il thriller erotico a tinte comiche, nel secondo. Purtroppo, molti spettatori lamentano il fatto che Inganno precipiti in un vortice di stereotipi, che tuttavia, alla luce del nuovo record stabilito dalla serie, potrebbe essere stato uno dei fattori “vincenti” per una tale diffusione all’estero.

La serie, composta da sei episodi per una durata totale di 4 ore e 49 minuti, è liberamente ispirata alla britannica Gold Digger, creata da Marnie Dickens e prodotta da Mainstreet Pictures. Al centro della trama ci sono Monica Guerritore e Giacomo Gianniotti, protagonisti di una coinvolgente relazione che sfida le convenzioni sociali e gli equilibri familiari a causa della notevole differenza di età: lei è una donna sessantenne, lui un trentenne. Il thriller sentimentale, scritto da Teresa Ciabatti, Eleonora Cimpanelli, Flaminia Gressi e Michela Straniero, è prodotto da Riccardo Tozzi, Claudia Aloisi, Giovanni Stabilini e Marco Chimenz per Cattleya, parte di ITV Studios.

Cattleya sta vivendo un periodo di grande successo anche su Prime Video con la serie Citadel: Diana, interpretata da Matilda De Angelis e diretta da Arnaldo Catinari. Anche questa serie è attualmente in testa alla classifica mondiale della piattaforma Prime.

Se avete già visto Inganno e vi è rimasta qualche domanda senza risposta, corriamo in vostro soccorso con la spiegazione del finale della serie.

Fonte: Netflix

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