Gioia, Tristezza, Rabbia, Paura e Disgusto non sono più sole: nel nuovo film Pixar Inside Out 2, che è già campione di incassi in tutto il mondo, la mente di Riley viene invasa da nuove emozioni più complesse, pronte ad accompagnarla nel passaggio dall’infanzia all’adolescenza.
Come le loro “colleghe” del primo capitolo, anche Ansia, Invidia, Ennui e Imbarazzo sono state immaginate con in mente una forma specifica e un colore distintivo, che trasmettesse istintivamente al pubblico il loro ruolo nella mente di Riley e le loro caratteristiche personali.
Vi siete mai chiesti come siano stati scelti forme e colori nella saga di Inside Out? Ecco la risposta.
Alla scoperta delle emozioni di Inside Out 2
GIOIA
Protagonista assoluta di entrambi i lungometraggi di Inside Out, Gioia è modellata sulla forma di una stella e proprio per questo il suo colore è il giallo. In effetti, questo personaggio ha un rapporto particolare con la luce: è l’unica delle emozioni a risplendere di luce propria. Anche i suoi capelli, se osservati da vicino, sono composti da minuscole particelle che le danno una sorta di “aureola”. L’aspetto etereo e luminoso di Gioia riflette il ruolo centrale che ricopre nella mente di Riley, dove è incaricata di portare serenità e positività.
ANSIA
Un vero e proprio vulcano di energia, Ansia arriva a stravolgere la quotidianità di Riley quando la ragazzina entra nella pubertà. Il suo compito è quello di proteggerla dai pericoli che non può ancora vedere e immaginare ogni possibile scenario disastroso per prepararsi al peggio. La natura di questo personaggio è a dir poco elettrica: è in continuo e frenetico movimento, è tesa e sempre sul chi vive. Capelli, bocca e occhi sono stati animati separatamente e non si fermano mai, contribuendo a esprimere il caos che questa emozione rappresenta. Quanto al colore, è stato scelto l’arancione: potrebbe sembrare una contraddizione, dato che si tratta di una tinta rassicurante, ma in realtà è una decisione che sottolinea la natura ambigua dell’ansia. Se da una parte è un’emozione negativa, che ci paralizza, dall’altra – come vediamo nel film – quando nelle giuste dosi, ha un ruolo fondamentale nel tenerci al sicuro.
RABBIA
In questo film, Rabbia è costretto a uscire dalla sua comfort zone e a passare sopra ai suoi istinti di attaccabrighe per collaborare con Gioia e le altre emozioni. È un personaggio senza peli sulla lingua, impulsivo, collerico… ed esplosivo, talvolta. La sua forma è rettangolare e tutta d’un pezzo, a simboleggiare la rigidità del suo pensiero. Il suo colore non poteva che essere il rosso del fuoco e dell’ira!
TRISTEZZA
Il colore di Tristezza è stato piuttosto intuitivo per gli artisti di Inside Out e Inside Out 2: in inglese, infatti, quando si è tristi si può usare l’espressione «I’m blue». Non solo: il personaggio è modellato sulla forma di una lacrima, e proprio come una lacrima tende verso il basso, come se fosse continuamente attratta dalla forza di gravità e non riuscisse a mantenersi eretta. Non a caso la vediamo spesso afflosciarsi o cadere sul pavimento.
PAURA
Come nel primo film, Paura torna a proteggere Riley da ogni possibile minaccia, dividendosi questa volta il compito con Ansia (per la quale dimostra una certa ammirazione). Per questo personaggio, la cui forma è ispirata a un nervo fragile e ripiegato su sé stesso, è stato scelto il colore viola o lilla. Paura è uno dei personaggi più complessi da animare: non solo, come Ansia, è sempre pronto a scattare, ma non lo vediamo mai di fronte. È rappresentato sempre di tre quarti, in una maniera molto grafica, come se fosse un disegno bidimensionale.
DISGUSTO
La più elegante delle emozioni, Disgusto è ispirata alla forma di un broccolo, la verdura che Riley proprio non sopporta, e per questo è rappresentata dal colore verde. Diretta, sarcastica e anche un po’ snob, è determinata a proteggere Riley da tutto ciò che è ripugnante, sia esso del cibo oppure un gruppo di amici che potrebbe farla apparire meno “cool”. Il tratto più caratteristico di Disgusto sono senza dubbio le lunghissime ciglia che, come svela l’animatore Michael Comet, sono fatte di particelle che possono attraversare il suo corpo e i suoi capelli.
IMBARAZZO
Il colore di Imbarazzo è il rosa, lo stesso che colora le guance di Riley quando la ragazzina si emoziona. Questo personaggio è un grande gigante gentile, di poche parole, timido e maldestro. Non ama stare al centro dell’attenzione e tende a nascondersi all’interno del cappuccio della sua felpa gigante. Come Tristezza nel primo film, è un po’ l’outsider delle nuove emozioni: proprio per questo, i due stringeranno un’intesa nel sequel.
ENNUI
Anche detta “Noia”, Ennui rappresenta la tipica apatia dell’adolescenza. Disinteressata e letargica, ama alzare gli occhi al cielo, dare risposte sarcastiche e non si unisce alle altre emozioni alla console, preferendo restare sul divano a controllare il suo cellulare. Il personaggio è ispirato vagamente alla forma di un noodle ed è caratterizzato da una certa pesantezza che rappresenta la sua mancanza di energia. In particolare i suoi capelli appaiono pesanti e la ricoprono come una cascata. Ennui è stata l’ultima emozione a ottenere un colore distintivo. Secondo il production designer Jason Deamer, nessun colore era abbastanza soddisfacente per il team nel rappresentare pienamente lo stato di noia esistenziale. Inizialmente era stato ipotizzato il rosa, ma alla fine i creatori hanno optato per una sfumatura di indaco-grigio molto scuro e desaturato, che si può riassumere con un “meh”.
INVIDIA
Verde come l’invidia! Nel primo film, Invidia era stata immaginata come un’emozione maschile con il colore verde smeraldo. Quando il personaggio è stato riscritto per Inside Out 2, è stato cambiato il suo genere e il colore è passato a un verde acquamarina, per distinguerla da Disgusto. Il suo design è stato particolarmente complicato, dato che le prime prove l’avevano trasformata in un’emozione non proprio piacevole. L’aspetto “carino e coccoloso” è stato raggiunto dalla character art director Keiko Murayama osservando… la foto di un adorabile cucciolo di cocker spaniel!
Fonte: The Exploreist, Pressbook
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