telegram

Inside Out 2, presentato a Roma l’atteso sequel: la parola ad Ansia, Invidia e le nuove emozioni del film

Sara Ciocca, Pilar Fogliati, Deva Cassel e gli altri doppiatori presentano l'attesissimo sequel del film targato Disney e Pixar

Inside Out 2, presentato a Roma l’atteso sequel: la parola ad Ansia, Invidia e le nuove emozioni del film

Sara Ciocca, Pilar Fogliati, Deva Cassel e gli altri doppiatori presentano l'attesissimo sequel del film targato Disney e Pixar

inside out 2

L’attesa è praticamente finita. Dopo il debutto da record negli Stati Uniti, il 19 giugno arriverà anche nei nostri cinema Inside Out 2, attesissimo sequel del film di animazione Disney e Pixar del 2015. Noi abbiamo incontrato a Roma il regista Kelsey Mann e il  produttore Mark Nielsen, oltre a Sara Ciocca, nuova voce di Riley e il cast dei doppiatori al gran completo, dove spiccano le nuove emozioni sperimentate dalla protagonista, ormai adolescente: Pilar Fogliati (Ansia), Deva Cassel (Ennui), Marta Filippi (Invidia) e Federico Cesari (Imbarazzo).

Anzitutto, il regista e il produttore di Inside Out 2 precisano la genesi di questa nuova avventura, che può comunque essere vista anche indipendentemente dal primo capitolo: «Pete [il regista del primo Inside Out] finito il film ha detto facciamo questo e poi passiamo a qualcos’altro, ma le persone continuavano a chiederci quando sarebbe arrivato il sequel – spiega Mark Nelsen -. È una grande opportunità parlare ai bambini delle loro emozioni ed ero elettrizzato all’idea di poter espandere il racconto a emozioni più complesse come Ansia e Invidia. Spesso crediamo che questi temi siano troppo difficili per i più piccoli, ma invece i bambini capiscono il film perfino meglio degli adulti».

E prosegue Pilar Fogliati, doppiatrice dell’emozione che nel sequel prende il comando della consolle, e così del mondo interiore di Riley: «Credo sia molto interessante che si parli di ansia a 13 anni. Io bambina, come i miei genitori, avevo come immaginazione l’angioletto e il diavoletto; qui invece ci sono emozioni complesse, per questo credo che il film risponda alle curiosità delle nuove generazioni. L’ansia per me è anche troppo amore, e credo sia resa davvero in maniera intelligente attraverso la formula: preoccuparsi per i problemi che non esistono».

C’era molta attesa anche per il debutto di Deva Cassel, modella e attrice diciannovenne figlia di Monica Bellucci e Vincent Cassel. E nella parte dell’indolente e sofisticata, Ennui, alias la Noia, la giovane star ha messo a tacere tutti i pregiudizi sul suo essere semplicemente figlia d’arte: «Mia mamma mi ha insegnato che è importante annoiarsi, perché ti permette di capire cosa ti succede. Per me è un modo di fermarsi a pulire le idee. E poi Ennui ha quest’aria così blasé, lenta e pesante… è super francese!», ha dichiarato nel corso della conferenza stampa romana.

Più che entusiasta la giovane attrice italiana Sara Ciocca, pronta a rispecchiarsi totalmente nella protagonista di Inside Out 2 e nella tempesta rappresentata dal sopraggiungere della pubertà e dell’adolescenza: «Sto attraversando lo stesso periodo di crescita di Riley, un periodo di irrequietezza in cui non si capisce niente, i cambi umorali sono così repentini che in quel momento non capisci chi sta pilotando la tua mente. Questo fracasso mentale sfocia quasi sempre nell’imbarazzo. Ma in quest’esperienza stata guidata e diretta da una squadra che suda 27 camicie perché esca il miglior prodotto possibile».

«Per me è stata una sorpresa Invidia come personaggio – prosegue Marta Filippi -. Non ho trovato una cattiva, in realtà è piena di ammirazione. Rispetto agli altri lei è più piccola e credo sia stata creata così perché potesse comunicare che guarda tutti dal basso verso l’alto. Mi sono ritrovata nel suo senso di inadeguatezza, il suo cercare un modello al quale ispirarsi. Professionalmente ho provato esattamente questo, più un pizzico di gratitudine. Ecco, Gratitudine potrebbe essere una nuova emozione nel prossimo film».

E infine, anche Federico Cesari ha avuto modo di rispecchiarsi nel suo irresistibile personaggio: «Il nostro lavoro è fondato su frequentissimo momenti di imbarazzo, ma il bello è proprio questo, ti riporta alla vera essenza di te al tuo essere bambino. Ti permette di fare il grande salto e abbracciare il personaggio».

E in chiusura, il regista e il produttore di Inside Out 2 hanno un messaggio per noi: «Ci sono ancora tante emozioni, tanti mondi che dobbiamo ancora esplorare; ad esempio il mondo della procrastinazione, Procrastiland! Se volete Inside Out 3, andate a vedere questo al cinema e dite ai vostri amici di fare lo stesso».

© RIPRODUZIONE RISERVATA