Il sadico ed arguto Joe Carroll, dopo essere stato catturato, si è costruito una rete di seguaci grazie al web, come noto un oscuro strumento di manipolazione di massa in grado di piegare le menti e deviare le coscienze. Il tutto dall’interno di un (presunto) carcere di massima sicurezza, in cui faceva ricerche in tumblr, twittava post come #aspirantiomicidi, #vendettatremendavendetta, #facciamofessol’FBI, apriva siti e blog (vedi per esempio beaserialkiller.com o sonoioescrivodallaprigione.net). Infine, pubblicava pure e-book in vendita su Amazon in cui spiegava candidamente come cavare gli occhi alle vittime.
I non meglio identificati social network usati da Carroll si basano sul completo anonimato e sulla non rintracciabilità (davvero?), riproponendo qull’idea obsoleta secondo cui dietro ad ogni profilo Facebook o Linkedin ci possa essere una cellula terroristica di Al-Quaeda: Internet è il male e ucciderà i vostri figli. O per lo meno li esporrà alle lusinghe di maestri della manipolazione e assassini seriali.
Da tenere presente se pensate di pubblicare le foto del vostro ultimo omicidio di gruppo.
3) Come ti ammazzo tantissima gente usando solo Twitter
Un'analisi semi-seria del nuovo serial con protagonista Kevin Bacon, che per alcuni è un cult e per altri...