Interstellar, con la pellicola Nolan torna al passato. Ma in America non tutti i cinema festeggiano...
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Interstellar, con la pellicola Nolan torna al passato. Ma in America non tutti i cinema festeggiano…

L'atteso film del regista negli States uscirà tre giorni prima nelle sale dotate di proiettori da 35 e 70 mm: iniziativa che ha suscitato proteste tra gli esercenti

Interstellar, con la pellicola Nolan torna al passato. Ma in America non tutti i cinema festeggiano…

L'atteso film del regista negli States uscirà tre giorni prima nelle sale dotate di proiettori da 35 e 70 mm: iniziativa che ha suscitato proteste tra gli esercenti

Christopher Nolan è un regista profondamente legato alla pellicola, di cui è strenuo difensore insieme ai vari Martin Scorsese e Quentin Tarantino. Non ha ancora realizzato un film in digitale e anche la sua ultima – attesissima – fatica, Interstellar, è stata realizzata attraverso la combinazione di una pellicola a 35mm e di una pellicola Imax a 65mm. C’è chi sostiene che si tratti di metodi di lavoro ancorati al passato, figli del capriccio di un nostalgico, ma in realtà si tratta di una presa di posizione industriale e commerciale decisa.

Recentemente, Paramount e Warner Bros. hanno comunicato che Intestellar in America sarà distribuito tre giorni prima dell’uscita ufficiale (7 novembre) in tutte quelle sale dotate di proiettori a 35 e 70mm e in 41 cinema Imax. I complessi ancora equipaggiati con questa attrezzatura già festeggiano, ma il resto dei cinema che si sono convertiti al digitale hanno alzato la voce. «Tutto questo svaluta i sacrifici che abbiamo fatto», dichiara Joe Paletta, fondatore di un circuito di cinema in Georgia, passato al digitale solo da pochi anni. Il dato di fatto, è che quest’iniziativa sta creando diverso malumore: i film di Nolan non hanno mai avuto problemi a portare soldi nelle tasche di attori, Studios ed esercenti, per questo Hollywood continua a permettergli di girare in pellicola, nonostante la copia digitale ormai stia dominando la distribuzione. E il problema è proprio questo, perché chi si è adeguato al futuro (soprattutto le catene più piccole, che hanno speso notevoli risorse economiche), ora si trova svantaggiato rispetto a chi è rimasto “un passo indietro”, e il campo di gioco è quello di uno dei titoli più attesi dell’anno.

Nolan è sempre stato un cultore della sala cinematografica, che considera parte fondamentale del percorso economico e artistico di un film. Alcuni, come il TCL’s Chinese Imax theater di Los Angeles, hanno già acquistato un proiettore di 70mm per poter aderire all’iniziativa. Dei 240 cinema circa che metteranno in cartellone il film 3 giorni prima della release, 189 lo proietteranno in 35mm, mentre solo 10 in 70mm. La questione, comunque, resta quanto mai aperta (e per un ulteriore approfondimento sul tema, cliccate su Cinema digitale: Keanu Reeves fa il punto, dal blog di Luca Maragno).

In Italia, Interstellar arriverà il prossimo 6 novembre.

Fonte: The Hollywood Reporter

 

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