Interstellar, lo sci-fi ormai cult di Christopher Nolan, ha affascinato il pubblico con la sua miscela di emozioni umane, fisica teorica e spettacolari effetti visivi. Tuttavia, non tutti sanno che il finale visto sul grande schermo non riflette l’idea originale del regista: Nolan e il suo team avevano infatti concepito un epilogo ben più cupo e tragico, che avrebbe dato un tono molto diverso alla pellicola.
Ma prima di esplorare il finale alternativo, ripassiamo brevemente il finale visto al cinema. Cooper, dopo un’odissea attraverso lo spazio e il tempo, entra in un tesseract – una struttura a cinque dimensioni – che gli permette di comunicare con sua figlia Murph. Grazie ai suoi sforzi, la giovane riesce a risolvere l’equazione gravitazionale che permetterà all’umanità di lasciare la Terra morente e colonizzare nuovi mondi. Cooper viene successivamente salvato, riunendosi ad una Murph ormai anziana, che lo incoraggia a trovare Amelia Brand, in missione su un pianeta lontano.
Sebbene fosse in un certo senso agrodolce, il finale visto al cinema era pervaso da un senso di speranza per il futuro. Al contrario dell’epilogo concepito originariamente da Nolan, che proponeva un destino ben più triste per i protagonisti e – forse – per l’intera umanità. In questa versione, Cooper non riesce a comunicare con Murph attraverso il tesseract. O meglio, viene specificato che l’idea era quella di far “crollare il ponte di Einstein-Rosen (ovvero il wormhole) dopo la trasmissione dei dati da parte dell’astronauta”. Il che, molto probabilmente, si sarebbe tradotto con la scomparsa dell’uomo, ormai disperso nello spazio e impossibilitato a fare ritorno a casa. Ma il suo sacrificio, almeno, sarebbe stato vano?
Purtroppo non è chiaro. Non essendo specificato se i dati trasmessi poco prima del crollo del wormhole sarebbero effettivamente arrivati a Murph, esiste la reale possibilità che il finale originale prevedesse anche il fallimento della missione di Cooper: anziché un padre che trionfa nel suo disperato tentativo di salvare l’umanità, avremmo visto un uomo sacrificatosi invano.
Un finale che avrebbe messo in risalto l’inevitabilità del destino degli abitanti della Terra. Senza i dati necessari per risolvere l’equazione gravitazionale, non ci sarebbe stato modo di lasciare il pianeta: l’umanità sarebbe stata condannata a perire in un ecosistema non più in grado di sostenere la vita.
Un finale che, sebbene sia molto più triste, avrebbe comunque lasciato un segno profondo negli spettatori. E voi, che versione di Interstellar preferite? Fatecelo sapere, come sempre, nei commenti!
Fonte: Collider
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