Intervista a Paola Cortellesi per Cosa ci dice il cervello: Non c'è più rispetto!
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Intervista a Paola Cortellesi per Cosa ci dice il cervello: Non c’è più rispetto!

Paola Cortellesi ci racconta Cosa ci dice il cervello, commedia scritta insieme al marito e regista Riccardo Milani in cui la ritroviamo protagonista nei panni di un'impiegata alle prese con piccole angherie, prepotenze e umiliazioni quotidiane che lei e i suoi ex compagni di scuola non hanno più intenzione di sopportare...

Intervista a Paola Cortellesi per Cosa ci dice il cervello: Non c’è più rispetto!

Paola Cortellesi ci racconta Cosa ci dice il cervello, commedia scritta insieme al marito e regista Riccardo Milani in cui la ritroviamo protagonista nei panni di un'impiegata alle prese con piccole angherie, prepotenze e umiliazioni quotidiane che lei e i suoi ex compagni di scuola non hanno più intenzione di sopportare...

La storia passata e presente del cinema italiano lo ha dimostrato. Con la nostra migliore commedia si riesce a raccontare l’Italia, a evidenziarne pregi e difetti. Soprattutto dei suoi abitanti. Accade anche in Ma cosa ci dice il cervello, la nuova commedia con Paola Cortellesi diretta dal marito Riccardo Milani.

Un gradito ritorno per la coppia dopo il successo di Come un gatto in tangenziale e l’ultimo film che ha visto protagonista l’attrice romana in La Befana vien di notte. Questa volta al centro della storia ci sono le ingiustizie e le prepotenze quotidiane che spesso siamo costretti a subire. Nel film Cortellesi è Giovanna, una donna che fa un mestiere qualunque, un’impiegata, «il classico mestiere vissuto e visto come anonimo», specifica l’attrice. In realtà Giovanna fa anche un altro lavoro, molto più impegnativo: «L’esistenza che il mio personaggio sta vivendo all’inizio del film è piuttosto rassegnata. Come tanti, Giovanna non fa più caso alla maleducazione e ai soprusi quotidiani; ci ha fatto l’abitudine. Vive nel torpore. Almeno fino a quando non incontra i suoi vecchi amici di liceo, che sono Stefano Fresi, Claudia Pandolfi, Lucia Mascino e Vinicio Marchioni».

Partiamo proprio da loro. Che lavoro fa il personaggio di Stefano Fresi?
«Stefano Fresi è un insegnante. La cronaca ci ha fatto vedere come questa categoria sia spesso vilipesa e bullizzata dai ragazzi e dai genitori, con un utilizzo perverso dei social. Abbiamo saputo di insegnanti che hanno ricevuto la visita di avvocati inviati da famiglie che volevano verificare la correttezza dei voti attribuiti ai figli. Sembra una follia, ma purtroppo è la verità».

Vinicio Marchioni e Lucia Mascino?
«Vinicio Marchioni è un insegnante di sport. Si imbatte nel padre di uno dei suoi allievi, impersonato da Ricky Memphis, che vuole spiegargli fisicamente come si fa il mestiere di allenatore. Lucia Mascino è una pediatra che lavora alla ASL e per questo viene considerata meno valida; non viene gratificata per aver scelto una struttura pubblica che dà meno guadagni. Leggendo e documentandoci, abbiamo avuto la conferma di come il valore di una persona si misuri in base a quanto viene pagata e non per le sue competenze. Vale per i medici come nel caso di Lucia, ma anche per gli insegnanti».

Manca Claudia Pandolfi…
«Claudia è una hostess regolarmente maltrattata quando chiede di spegnere i cellulari prima del decollo».

Cosa accade a Giovanna quando viene a conoscenza di quello che capita ai suoi amici?
«Apre gli occhi. Utilizza le sue capacità, che riguardano il suo “secondo lavoro”, per far capire ai vessatori che le cose devono cambiare. Cerca di rieducarli».

Leggi l’intervista completa su Best Movie di aprile

Foto: ©Claudio Iannone/Vision Distribution

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