Intervista col Vampiro. Luke Evans e Dracula Untold
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Intervista col Vampiro. Luke Evans e Dracula Untold

Il protagonista del film sulla genesi del celebre vampiro ci ha raccontato la sua versione dell’inedita figura del Principe Vlad III

Intervista col Vampiro. Luke Evans e Dracula Untold

Il protagonista del film sulla genesi del celebre vampiro ci ha raccontato la sua versione dell’inedita figura del Principe Vlad III

Interprete in grandi produzione hollywoodiane (da Fast & Furious a Lo Hobbit) Luke Evans è alla sua prima prova in un leading role, e per questo suo debutto cinematografico ha scelto di recitare in un ruolo tanto noto quanto inedito, quello dell’uomo dietro la maschera di Dracula, il Principe Vladimir III. Mr. Evans ci ha raccontato della sua passione per le macchine da corsa e dello stupore provato quando si è fermato in un paesino in Italia, durante la Mille Miglia (in cui ha guidato una Jaguar XK 140 del 1956). Fermatosi per un caffè è stato riconosciuto da un gruppo di ragazzi non come Luke, ma come Bard, il personaggio che interpreta ne Lo Hobbit. Stupore a parte all’attore gallese non dispiace essere riconosciuto per i ruoli che interpreta, e ci ha scherzato su. Ecco cos’altro ci ha raccontato.

Negli ultimi anni nel cinema è sempre più chiara una fascinazione verso il lato oscuro, con la conseguente la tendenza ad analizzare la personalità dei villain, mostrando come in realtà siano le contingenze a trasformarli in cattivi, che ne pensi di questa nuova prospettiva?

Non tutti nascono cattivi, qualcosa li trasforma e li rende così. C’è questa tendenza negli ultimi anni ma non credo che Vlad, pur trasformandosi in un vampiro, possa essere considerato cattivo. Il tempo lo trasformerà in un villain, lo tramuterà nel personaggio interpretato da Gary Oldman nel Dracula di Bram Stoker di Francis Ford Coppola. Secoli di desolazione, e rabbia e sete di sangue lo trasformeranno in quella creatura. Lui è un uomo forte, sia mentalmente che fisicamente, e questa versione che vogliamo proporre col film mostra un Dracula diverso, alle origini, e speriamo possa comunicare una percezione differente rispetto al vampiro che tutti noi conosciamo.

Come ti sei preparato per interpretare questo personaggio? Oltre ad aver letto l’opera di Bram Stoker hai avuto modo di vedere tutta la filmografia legata alla figura di Dracula?

Ho visto molti film su Dracula ma la maggior parte non erano un riflesso del Dracula che dovevo interpretare, erano basati sul personaggio raccontato da Bram Stoker che ha origine 400 anni dopo quello che interpreto in Dracula Untold. Questo è un Dracula inedito, perché nessuno conosce la storia del Principe Vlad, nessuno sa niente di lui, a parte che impalava i suoi nemici. E’ stato interessante andare a scovare e scoprire l’uomo che è dietro il mostro.

Dracula Untold è l’esordio alla regia di Gary Shore come ti sei trovato con lui?

Nella fase di pre-produzione abbiamo parlato molto su Skype e ci siamo incontrati spesso nelle nazioni in cui stavamo lavorando. Pur essendo la sua opera prima aveva una visione molto chiara e lucida del film, sapeva quel che voleva. Ci siamo trovati molto bene. Anche per me questo film rappresentava una prima volta, è il primo in cui sono il protagonista, per questo ci siamo supportati molto. Abbiamo discusso di ogni dettaglio, dall’armatura alle battaglie fino alle coreografie, lui mi dava ascolto e viceversa.

Spesso reciti in ruoli in costume, ti piace indossare vesti di altre epoche e altri mondi?

Il costume è lo strato finale del personaggio, quello che aggiungi al ruolo prima di fare il film. In genere lo  indossi nel momento in cui arrivi sul set. Come per ogni film fantasy, o di un’altra epoca storica, questo diventa un elemento fondamentale del personaggio. Ricordo che il primo giorno in cui ho indossato la meravigliosa armatura di Vlad eravamo in una location in montagna, quando sono uscito dal trailer nessuno riusciva a smettere di guardarmi perché improvvisamente Vlad l’Impalatore stava camminando in mezzo a loro, era da togliere il fiato. Serve molto ai fini della storia, l’unica nota negativa è la scomodità! Era proprio difficile muoversi, non potevo sedermi o piegarmi. Nelle scene di battaglia dovevo dimenticarmi di quanto fosse dolorosa e dovevo continuare a muovermi, era scomodissima, ma fa parte del lavoro. La prossima volta magari sceglierò un personaggio in jeans e maglietta!

Vlad per tre giorni deve resistere alla sete di sangue umano. Nella tua vita ti sei mai trovato a dover resistere a qualcosa nello stesso modo?

Si, ai dolci! Troppe barrette di cioccolato, troppe uova di Pasqua e cioccolatini! Niente al livello di Vlad ovviamente, ma il sacrificio e il dover combattere le tentazioni sono cose con cui ognuno di noi deve fare i conti. 

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