Arriverà nelle sale italiane il 2 ottobre Io, Leonardo, nuovo film d’arte realizzato in occasione del cinquecentenario della scomparsa di Leonardo da Vinci: una produzione originale Sky, alle prese col settimo film realizzato in quest’ambito, insieme a Progetto Immagine, mentre a distribuirlo sarà Lucky Red. Il racconto segue la scoperta dell’uomo, dell’artista, dello scienziato e dell’inventore, incarnato per l’occasione da un inedito Luca Argentero e con la regia del messicano Jesus Garces Lambert, già dietro la macchina da presa per Caravaggio – L’anima e il sangue.
Stavolta, a differenza di altri film analoghi, sbarcati in sala solo per pochi giorni, Io, Leonardo avrà una programmazione cinematografica abituale e approderà su Sky solo nel gennaio 2020. Protagonista assoluta dell’operazione è la mente del genio rinascimentale: uno spazio vivo e attivo che prende per mano lo spettatore e lo conduce nella rievocazione dei momenti salienti della sua vita e della sua arte. La documentazione biografica si accompagna così alla recitazione, alla messa in scena e a delle tecniche digitali molto evolute che spettacolarizzano la produzione leonardiana dandole un taglio al contempo divulgativo, forte anche di animazioni e proiezioni di cui il progetto si nutre a piene mani sotto il profilo prettamente visivo.
«Ho accettato perché probabilmente non ho avuto abbastanza tempo di pensarci! – scherza Argentero presentando il film alla stampa -, Tra il momento in cui me l’hanno proposto e le riprese è passato davvero pochissimo e credo di non aver capito immediatamente in che guaio mi stessi cacciando, ma l’incoscienza era anche l’unico approccio possibile per fare qualcosa d’importante. Vedendomi i primi giorni con quella parrucca addosso ho provato un certo senso di spaesamento, ma appena mi sono abituato ho realizzato che quel look mi imponeva immediatamente un diverso modo di muovermi, agire, pensare e respirare. Dovevo alzare l’asticella per concentrarmi su chi fosse davvero Leonardo, che è anche ciò di cui, in fondo, sappiamo pochissimo».
Passando per Vinci, Firenze, la campagna toscana e la Valdarno, ma anche per Milano e la Francia, Io, Leonardo si sofferma non solo su tutte le tappe geografiche del vissuto di Da Vinci ma anche sulle sue opere più celebri, dalla Gioconda all’Uomo Vitruviano passando per l’Ultima Cena, l’Annunciazione, la Dama con l’ermellino e tantissime altre. «Sono partito dai trattati di Leonardo, a cominciare da quelli sull’utilizzo della luce che nel film ha curato il direttore della fotografia Daniele Ciprì – aggiunge il regista -, Abbiamo fatto uno studio sulla temperatura dei colori e delle immagini, approfondendo gli esperimenti di Leonardo per metterli in scena e sperimentare a nostra volta secondo le sue istruzioni, muovendoci nei meandri di una mente che era una sorta di “camera delle meraviglie”. Leonardo è descritto nelle cronache dell’epoca come alto, bello, simpatico e carismatico, quindi Luca era davvero perfetto per il ruolo».
Nel cast anche Massimo De Lorenzo nei panni di Ludovico il Moro e Angela Fontana in quelli di Cecilia Gallerani, due figure importantissime nel percorso biografico di Leonardo, mentre i costumi sono del due volte candidato all’Oscar Maurizio Millenotti e la voce narrante di Francesco Pannofino, che presta la propria perizia vocale maturata in anni e anni di doppiaggio ad altissimo livello per dare al film una cornice narrativa il più possibile seducente ed evocativa. «Lavorando a questo progetto ho notato come il regista abbia approfondito davvero tutto, non lasciando nulla al caso – dichiara l’attore -, Non è un progetto nozionistico o scolastico, ma si sofferma soprattutto sull’uomo, come diceva Luca, e ci permette di scoprire quali fattori umani abbiano portato alla creazione delle opere di Leonardo».
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