Di case sperdute nei boschi il cinema horror si nutre da sempre. Non ci sono luoghi migliori, probabilmente, per alimentare paure profonde e traumi lontani. Per suggerire, con un semplice colpo d’occhio, la presenza di una minaccia talmente ingombrante e invadente da non poterne intravedere neppure i contorni. Per il suo esordio dietro la macchina da presa il cineasta pugliese Roberto De Feo, classe 1981 e una manciata di cortometraggi di successo alle spalle – tra cui Ice Scream, trasformatosi in un lungometraggio prodotto negli Usa nel 2016 –, ha voluto giocarsi questa carta in grande stile, girando The Nest (Il Nido) interamente a Villa dei Laghi, residenza isolata dal resto del mondo che nasce come tenuta di caccia della Reggia di Venaria Reale, a nord di Torino.
In originale la dimora era di proprietà di privati e di una signora non meglio identificata, ma in seguito è divenuta patrimonio della regione Piemonte e ad adocchiarla ci aveva già pensato Carlo Verdone, che vi ha realizzato la sua versione televisiva di Cenerentola. Il regista ci racconta di averla trovata su Google e di averci messo tre settimane, insieme al resto della troupe, per rimetterla in sesto.
Quando arriviamo sul posto ci si para davanti una struttura indubbiamente imponente e paurosa, ma dai dettagli allo stesso tempo fiabeschi. La sensazione di ritrovarsi catapultati dentro una favola dark e gotica, tra Guillermo del Toro e Tim Burton, è assecondata da un immaginario e un architettura liberty di grande impatto…
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