Escluso il buon Super 8, omaggio neanche tanto velato al cinema sci-fi anni ’80 e a Steven Spielberg, J.J. Abrams nella sua carriera cinematografica come regista ha diretto in circa 10 anni solo ed esclusivamente sequel o reboot, partendo da Mission Impossibile 3 nel 2006, passando per Star Trek e Into Darkness fino a Star Wars: Il risveglio della Forza. Progetti che, con qualche riserva, sono comunque stati accolti più che discretamente dalla critica e dal pubblico, ma che hanno aperto in definitiva gli occhi ad Abrams sulla propria carriera.
In occasione dei Golden Globes 2017, il regista e produttore ha infatti parlato dei progetti nel suo immediato futuro, rivelando: «Sapete, mi sento incredibilmente fortunato ad essere stato coinvolto in cose che ho amato quando ero un ragazzino. Infatti, anche questa sera, sono qui per Westworld [di cui è produttore]. Ma non sento ormai il bisogno di continuare su questa strada. Credo di aver fatto abbastanza in quanto a sequel o reboot, e adesso sono eccitatissimo all’idea di lavorare a progetti originali che forse un giorno qualcuno cercherà di rilanciare».
Concludendo il discorso, Abrams ha specificato che senza una parvenza di “nuovo”, allora anche un remake o reboot è inutile: «Credo che una storia che non sposti avanti la trama, non introduca nulla di rilevante e non crei una nuova mitologia o la estenda sia una pessima idea per un reboot». Che questo significhi che Star Trek 4 sia lasciato in mano a un nuovo regista come per Beyond?
Fonte: People
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