J.K. Rowling, l’autrice di Harry Potter si scaglia contro un’atleta italiana: «Senza vergogna»
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J.K. Rowling, l’autrice di Harry Potter si scaglia contro un’atleta italiana: «Senza vergogna»

Dopo il caso Imane Khelif, la celebre scrittrice torna sulle sue posizioni controverse durante le Paralimpiadi di Parigi

J.K. Rowling, l’autrice di Harry Potter si scaglia contro un’atleta italiana: «Senza vergogna»

Dopo il caso Imane Khelif, la celebre scrittrice torna sulle sue posizioni controverse durante le Paralimpiadi di Parigi

J.K. Rowling atleta paralimpiadi

La saga J.K. Rowling contro atleti olimpici continua: dopo le pesanti critiche alla pugile Imane Khelif, l’autrice di Harry Potter si è scagliata contro la velocista trans Valentina Petrillo, che si è qualificata per le semifinali femminili alle Paralimpiadi di Parigi.

Petrillo, un’atleta ipovedente di 51 anni, rappresenterà l’Italia nella categoria T12 400m femminile e gareggerà anche nella categoria T12 dei 200 metri femminili. La sua partecipazione ha sollevato discussioni accese, soprattutto considerando che tra il 2015 e il 2018 Petrillo ha vinto 11 titoli nazionali nella categoria T12 maschile, prima di iniziare la transizione nel 2019.

In seguito alla transizione, Petrillo ha stabilito nuovi record nei 200 metri piani femminili della categoria T12 e nei 400 metri piani indoor della categoria T13. Tuttavia, la partecipazione dell’atleta nella categoria femminile ha scatenato critiche da parte di varie personalità, inclusa J.K. Rowling. L’autrice ha usato toni sarcastici per descrivere Petrillo come un “baro”, twittando su X: «Perché tutta la rabbia per l’ispiratore Petrillo? La comunità degli imbroglioni non ha mai avuto questo tipo di visibilità! Imbroglioni fieri come Petrillo dimostrano che l’era del cheat-shaming è finita. Che modello di comportamento! Io dico di restituire a Lance Armstrong le sue medaglie e di andare avanti».

Anche altre figure di spicco hanno espresso la loro opposizione. Mara Yamauchi, due volte olimpionica nella maratona, ha twittato: «Questo mi fa ribollire il sangue. Un’atleta talentuosa, laboriosa ed eccezionale è fuori dalla T12 400m a causa di un 50enne padre di due figli che si esibisce come donna sul palcoscenico del mondo». L’ex campionessa di tennis Martina Navratilova ha sostenuto il thread di Yamauchi, aggiungendo: «Amen a questo thread! E smettetela di dire che sono stati i democratici a fare questo. Sono gli uomini che lo fanno – uomini in posizioni di potere come il CIO che fanno le regole e uomini che sanno di essere avvantaggiati ma competono comunque contro le donne».

Petrillo, dal canto suo, ha dichiarato alla BBC che la partecipazione di un’atleta trans è “un importante simbolo di inclusione“, sottolineando il valore simbolico della sua presenza nella competizione. Tuttavia, la questione rimane divisiva, sollevando dibattiti non solo sulla correttezza competitiva, ma anche sul più ampio tema dell’inclusione e dei diritti delle persone trans nello sport.

Questa non è la prima volta che J.K. Rowling prende posizione su questioni di genere e sport. Durante i Giochi olimpici del mese scorso, l’autrice aveva già criticato l’inclusione della pugile algerina Imane Khelif nella categoria della boxe femminile. Khelif, che non è transgender, ha una differenza di sviluppo sessuale e, secondo alcune fonti, non ha superato un test di idoneità di genere per questo sport. La pugile ha successivamente vinto l’oro olimpico e ha presentato una denuncia penale alle autorità francesi per presunti “atti di molestie informatiche aggravate”, citando tra i responsabili anche Rowling e il proprietario di X, Elon Musk.

Foto: SamirHussein/WireImage (Getty Images); Marco Mantovani/Getty Images

Fonte: J.K. Rowling – X

 

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