Un’autrice transgender, Gretchen Felker-Martin, nel suo nuovo romanzo horror post-apocalittico ha descritto l’uccisione violenta di J.K. Rowling, l’autrice dei romanzi di Harry Potter, scatenando non poco scalpore e polemiche in giro per il mondo.

La scrittrice britannica è da tempo nell’occhio del ciclone per le accuse di transfobia ai suoi danni e, nel volume in questione, la sua morte avviene nel momento in cui la Rowling, diventata una «Terf pazza», rovescia accidentalmente a terra una lampada nel suo castello in Scozia, provocando un incendio nella quale finisce bruciata viva morendo prima del crollo dell’edificio. TERF è il termine con cui si indicano le femministe trans-esclusive radicali che mettono il sesso biologico davanti al genere (l’autrice ha ricevuto delle minacce di morte anche nella realtà per le sue posizioni in materia).

Qualcuno su Amazon bolla il libro come «una fantasia porno scritta da una persona misogina che sogna di abusare le donne», mentre qualcun altro scrive: «Non riesco a capire perché Amazon stia vendendo uno schifo del genere». C’è poi chi dice: «Non capisco come sia possibile che questo libro sia stato pubblicato. La sua esistenza dimostra ancora una volta che la misoginia è accettata fino a che che ti identifichi come membro di un certo gruppo. Se ti piace l’idea che una persona con problemi mentali sogni di abusare e uccidere delle donne questo è il libro che fa per te».

Il libro si intitola Manhunt e al centro della storia creata dall’attivista trans Felker-Martin, celebre per le sue fantasie a tinte forti, ci sono due donne transgender che, in un’ambientazione post-apocalittica, «tentano di sopravvivere in un mondo devastato da una piaga che trasforma chiunque abbia abbastanza testosterone in corpo in una mostruosità urlante».

Foto: Getty (Rob Stothard/Getty Images)

Fonte: NY Post 

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