A pochi giorni dalla polemica relativa ai libri per bambini di Roald Dahl, conclusasi poi in un nulla di fatto, scoppia ora il caso James Bond. La casa editrice Ian Fleming Publications ha infatti reso noto che dai libri dell’autore inglese saranno eliminati i riferimenti razzisti.
A rivelarlo inizialmente è stato il britannico The Telegraph, rendendo noto che, in occasione dei 70 anni di Casino Royale in aprile, il primo libro della serie sarebbe stato ripubblicato con alcune modifiche al linguaggio: la Ian Fleming Publications ha infatti commissionato una revisione affidata a “lettori sensibili”.
Secondo la fonte, sulle nuove versioni del libro verrà riportato il disclaimer ormai noto che specifica come parole e comportamenti che potrebbero oggi essere ritenuti offensivi erano d’uso comune ai tempi, e che «un certo numero di aggiornamenti sono stati fatti in questa edizione» pur cercando dir renderlo il più vicino possibile al testo originale e al periodo in cui è ambientato.
Nei libri di James Bond, usciti tra il 1951 e il 1966, erano contenuti tutta una serie di termini peggiorativi soprattutto di natura razziale: quelle parole saranno ora sostituite con “persona nera” o “uomo nero”. Non solo: in Live and Let Die si parla degli africani come di «tipi piuttosto rispettosi della legge avrei dovuto pensare, tranne quando hanno bevuto troppo». La seconda parte della frase ora sarà rimossa.
E ancora: Thunderball, Quantum of Solace, Goldfinger… molti dei più famosi romanzi sull’agente segreto più famoso del mondo sono stati rivisti. Va sottolineato che lo stesso Ian Fleming, morto nel 1964, aveva dato il suo consenso alle modifiche per l’edizione statunitense di Live and Let Die.
La notizia è stata accompagnata da un comunicato della Ian Fleming Publications consegnato proprio al The Telegraph, in cui si conferma la volontà di revisionare i testi:
Abbiamo rivisto il testo originale dei libri di James Bond e deciso che il miglior modo di agire era quello di seguire le indicazioni di Ian. Abbiamo apportato dei cambiamenti a Vivi e lascia morire, che lui stesso aveva approvato. Seguendo l’approccio di Ian, abbiamo individuato un certo numero di parole o altro che abbiamo sostituito con termini più accettabili oggi, ma mantenendo tutto in linea col periodo in cui i libri sono stati scritti. Incoraggiamo le persone a leggerli quando verranno messi in commercio ad in aprile.
Cosa ne pensate? È davvero un caso di censura quello relativo ai libri di James Bond? Oppure il benestare dell’autore cambia del tutto la questione? Diteci la vostra nei commenti.
Foto: MovieStills
Fonte: The Telegraph
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