James Cameron: «Potrei non dirigere il sequel di Avatar»
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James Cameron: «Potrei non dirigere il sequel di Avatar»

James Cameron, intervistato al Santa Barbara International Film festival, parla dei suoi progetti futuri, non confermando (ma neanche smentendo) il suo coinvolgimento nel ruolo di regista dei prossimi capitoli della saga

James Cameron: «Potrei non dirigere il sequel di Avatar»

James Cameron, intervistato al Santa Barbara International Film festival, parla dei suoi progetti futuri, non confermando (ma neanche smentendo) il suo coinvolgimento nel ruolo di regista dei prossimi capitoli della saga

Mentre i fan possono dormire sonni tranquilli con la certezza che Avatar avrà dei sequel e che non bisognerà attendere a lungo per vederli, James Cameron parla dei suoi prossimi progetti al Santa Barbara Film Festival.
Più che da regista, però, Cameron parla da uomo d’affari: «(…) creiamo tutti questi asset digitali. (…) Fondamentalmente creiamo un mondo che esiste negli hard disk una volta che il film è finito. Quando i set reali vengono distrutti, il loro valore crolla da 2 milioni di dollari a zero in un giorno. Ma il nostro equivalente dei due milioni di dollari di sviluppo per un set virtuale è ancora lì. Quindi l’idea era che forse non avremmo fatto così tanti soldi con il primo film, ma che ne avremmo fatti di più con il secondo».

Scongiurata l’ipotesi di un primo episodio poco redditizio, ancora non è chiaro se Cameron sarà al timone del prossimo Avatar: il vecchio progetto su Battle Angel Alita è ancora in piedi, così come «un paio di altre cose che mi sono venute in mente negli ultimi anni», chiosa Cameron nel consueto linguaggio cauto di chi sa che ogni affermazione che pronuncia sposta o influenza parecchi milioni di dollari. Infatti mentre la FOX ha già annunciato l’inizio delle trattative con il Re del Mondo per il seguito di Avatar, una sola cosa è certa: che  lo diriga o meno – basta ricordare che Cameron è un grande fan di George Lucas e potrebbe anche seguirne le orme occupandosi della produzione della saga piuttosto che della regia – Jim ha le idee chiare sul prossimo traguardo:

«Il prossimo obbiettivo per me è farlo più velocemente, meno costoso e in maniera più efficiente. Fare la stessa cosa, raggiungere la stessa qualità, ma con un processo migliore e più robusto, perché con questo film era molto sperimentale. Si fanno un sacco di errori e si impara da essi, ma non sempre abbiamo avuto il tempo di mettere a frutto [le lezioni]».

Dalle dichiarazioni di Cameron si evince che l’unico impedimento al suo ritorno come regista riguarderebbe solo un conflitto di date nel caso in cui un progetto alternativo avesse “luce verde” nello stesso periodo in cui gli executives della FOX programmeranno il capitolo due di Avatar. Non un ostacolo insormontabile, in effetti…

Leggi il nostro speciale Avatar.

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