In attesa di vederlo varcare nuove frontiere tecnologiche nell’attesissimo e iperfuturistico Avatar a Natale dell’anno prossimo, James Cameron si candida alla regia di un altro grande progetto sci-fi: il remake de Il pianeta proibito (1956). Un progetto di cui a Hollywood si parlava da tempo, riscuotendo l’interesse della New Line e della DreamWorks, prima di approdare definitivamente alla Warner Bros., che ha già coinvolto Joel Silver alla produzione e affidato la sceneggiatura a J. Michael Straczynski ( Changeling ), a cui spetta l’arduo compito di trovare un taglio moderno per raccontare la storia del gruppo di scienziati in missione sul pianeta Altair 4 che si trovano ad affrontare il megalomane professor Morbius, sua figlia e un robot (il mitico Robby, che riapparve ne Il robot e lo Sputnik, 1957), circondati da mostruose creature dall’origine misteriosa. Dopo un lungo periodo di silenzio, dunque, l’agenda di Cameron si sta facendo sempre più fitta, visto che, oltre ad Avatar, lo attendono già due impegni da produttore con Fantastic Voyage e Nagasaki Deadline e un altro da regista, sempre di sapore fantascientifico: Battle Angel and the Dive, tratto dalle graphic novel di Yukito Kishiro, con protagonista una donna cyborg che nel XXVI secolo viene salvata da uno scienziato che la trasforma in una micidiale macchina di distruzione.
Da.Mo.
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