James Gunn ci racconta il trailer di Superman: «È qualcosa che non si è mai visto prima»
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James Gunn ci racconta il trailer di Superman: «È qualcosa che non si è mai visto prima»

Dopo l'uscita delle prime immagini del film, è proprio il regista e sceneggiatore a svelarci qualcosa in più su quello che vedremo al cinema dall'11 luglio 2025

James Gunn ci racconta il trailer di Superman: «È qualcosa che non si è mai visto prima»

Dopo l'uscita delle prime immagini del film, è proprio il regista e sceneggiatore a svelarci qualcosa in più su quello che vedremo al cinema dall'11 luglio 2025

james gunn ci racconta il trailer di superman

L’attesa è finalmente finita: è stato messo online il primo teaser trailer ufficiale di Superman e il nuovo DC Universe guidato da James Gunn e Peter Safran può ufficialmente iniziare. Per la verità i lavori sono già stati inaugurati dalla serie animata Creature Commandos, ma per quanto riguarda il grande schermo il primo vero appuntamento è per l’11 luglio 2025, quando arriverà nelle sale la versione dell’Uomo d’Acciaio immaginata dal regista di Guardiani della Galassia e interpretata da David Corenswet.

Nel trailer lo abbiamo visto ferito e sanguinante in una landa di ghiaccio, salvato dal suo fedele cane Krypto. Quindi, ecco Clark Kent nella sede del Daily Planet, la presentazione di personaggi come Lois Lane (Rachel Brosnahan), Lex Luthor (Nicholas Hoult) e immagini esplosive che introducono Hawkgirl (Isabela Merced), Guy Gardner aka Green Lantern (Nathan Fillion) e il resto del cast messo insieme da James Gunn per questa prima importantissima volta.

Di tutto questo ci ha parlato il diretto interessato nel corso di una conferenza stampa internazionale, indetta proprio in occasione del lancio del trailer. Un Q&A che vi riportiamo qui di seguito, ma vi ricordiamo anche che nel numero di febbraio di Best Movie troverete la chiacchierata integrale che abbiamo fatto con lui sul set di Superman, della quale vi abbiamo già anticipato qualcosa in questi giorni.


I trailer negli ultimi anni sono sempre più ricchi di materiale, potenti, creativi… ma il primo teaser di un grande film è sempre un momento importante, per quello che decide di svelare e come decide di farlo. Che tipo di decisioni hai preso per questo trailer? Cosa volevi che portasse al pubblico?

Volevo che cogliesse l’essenza stessa del film, che è ottimista ma non mancano i momenti oscuri; è un grande film sci-fi, ma allo stesso tempo anche incredibilmente ancorato a terra: trattiamo i personaggi come qualunque altro. Volevo qualcosa che riflettesse l’essenza di Superman, quello con cui sono cresciuto e che ho amato, ma anche qualcosa di nuovo. Realizzare un film di Superman sia stato paradossale per me, perché si vuole fare qualcosa di nuovo ma si desidera anche qualcosa che già si conosce e che è tradizionale. Alla fine è stato più facile di quello che pensassi, sia per il film che per il trailer: ci sono gli aspetti tradizionali di Superman, la speranza, l’onestà e la bontà e quelle altre qualità del personaggio, che in quest’epoca finiscono con l’essere quasi alternative. Quindi penso che sia questo il cuore del film e fosse importante restituire qualcosa sui grandi momenti sci-fi del film, catturare un’accenno di Krypto (che è un personaggio molto importante) e ovviamente vedere la relazione tra Clark e Lois (diversa da qualsiasi altra che abbiamo visto prima) e ovviamente anche Lex Luthor… Ho il telefono pieno di foto di Nicholas Hoult e le donne nella mia vita sono impazzite per quest’uomo calvo!

Il poster di Superman

Nel trailer ci sono riferimenti al design classico, ma viene introdotto anche qualcosa di nuovo. Come hai bilanciato gli aspetti visivi più iconici e quelli invece più innovativi?

Cercavo un punto di equilibrio tra il classico e il completamente nuovo. Il che a volte può essere una cosa molto coraggiosa da fare, perché Superman è un grande personaggio. Quando ho fatto Guardiani della Galassia, nessuno sapeva chi fossero, c’erano solo tipo 12 persone scontente perché Yondu non aveva una pinna nel primo film. Questo è stato il massimo dell’indignazione per qualcosa che non era come l’avevano immaginato. Superman però è uno dei personaggi più famosi al mondo e tutti hanno una propria idea su come deve essere, quali sono i suoi poteri base etc. Trovare qualcosa che fosse vero e autentico è stato difficile, ma se ci si riesce il lavoro è fatto. 

Da dove è nata l’idea di rendere Superman il primo film del nuovo universo creato dai DC Studios?

Probabilmente il fatto che ho scritto il film prima di arrivare ai DC Studios. Superman è il primo supereroe, abbiamo visto negli ultimi anni Batman, Wonder Woman e questa è la trinità, ma lui non l’abbiamo visto così spesso sul grande schermo. Quindi poter prendere il personaggio e giocarci è qualcosa che mi entusiasmava molto. Sto vivendo il sogno di Peter Safran, inoltre: lui ha sempre voluto fare un film di Superman nella vita e questo è parte del motivo per cui l’ho fatto.

Come si differenzia il rapporto tra il Clark Kent/Superman di David Corenswet e la Lois Lane di Rachel Brosnahan rispetto alle altre versioni viste al cinema e in tv?

In passato ho lavorato su altre coppie romantiche che non avevano molta chimica. Bisogna costruirla. Quindi volevo attori che funzionassero bene insieme e la chimica è una cosa strana perché gli attori non vanno sempre bene insieme. Quando abbiamo fatto i provini per i nostri finalisti, avevamo tre attori per Superman e tre per Lois: li abbiamo messi insieme e David e Rachel erano incredibili individualmente, ma quando li abbiamo messi insieme si è sentita elettricità nell’aria, era palpabile. In parte è sensualità, ma anche il modo in cui rimbalzano l’uno sull’altra, come le star degli anni ’40. C’è un energia miracolosa tra loro due, mi sono sentito come se stessimo non solo scegliendo gli attori, ma anche l’energia tra di loro. Quando li si vede insieme, si capisce che lui sia una l’uomo più forte del mondo, ma anche lei non è da sottovalutare e può metterlo al tappeto per certi versi. Nel trailer non c’è dialogo tra loro, ma si capisce che il loro legame è indiscutibile.

Non abbiamo mai visto un trailer di Superman che si apre con lui nel suo momento più vulnerabile…

Era importante far capire che dovrà vedersela con qualcosa in grado di ferirlo. Vederlo così vulnerabile farà dire ‘Oh mio Dio’ a parecchie persone. È qualcosa che non si è mai visto prima: ha del sangue che gli esce dalla bocca, fa subito pensare a cosa sia successo, a che cosa sia dovuto.

superman trailer

Un frame dal trailer di Superman

Anche il costume sembra un mix tra elementi di varie ere dei fumetti. Come hai lavorato sul costume in modo da rispettare l’eredità di Superman, ma presentandolo come qualcosa di fresco per le nuove generazioni?

Avevo un’idea precisa su come volevo il costume. Sapevo che ci sarebbe stato il simbolo di Kingdom Come [miniserie del 1996, ndr]. Alcune cose quindi le sapevo, altre sono frutto di tentativi ed errori. Volevo che fosse reale, qualcosa che le persone possano davvero indossare. Ho visto tante finte tute muscolose, non volevo andare su questa strada. C’è una cosa che mi ha detto David che per me è molto importante: sono entrato nel suo camerino mentre aveva il costume indosso e mi hanno colpito i colori, pensavo fossero troppo accesi. Lui però mi ha risposto: ‘Sì, è un alieno, adora i bambini e vuole piacere a loro, non deve essere una presenza spaventosa‘. E ho pensato che sì, Superman è proprio questo: è potente, ma non vuole fare come Batman e indossare qualcosa che metta paura nel cuore dei criminali.

Hai diretto cinecomic corali come Guardiani della Galassia e The Suicide Squad. Come ci si sente a concentrarsi ora su un solo personaggio? 

Non penso che sia così. Per la maggior parte c’è un solo protagonista ed è la sua storia, ma come per Super (che ho diretto oltre 15 anni fa ormai) ci sono altri personaggi importanti. È come Oppenheimer: è la sua storia, ma va anche molto oltre il singolo personaggio. Questo è un film sul trio composto da Superman, Lois e Lex e su come interagiscono. Ma ci sono anche Krypto, Mr. Terrific e molti altri.

Qual è la scelta di cui sei più orgoglioso, per quanto riguarda il mondo DC?

Anche se sono un gran lavoratore, a volte posso essere pigro nelle mie scelte, piuttosto che approfondire davvero diverse idee. Faccio le cose che mi interessano subito. Con Superman, mi interessava l’idea di realizzare un film su Superman col quale la gente potesse riconoscersi. Non sapevo come arrivarci però, mi ci è voluto un po’ di lavoro per arrivare al punto. La sfida più grande è stata quindi quel lavoro iniziale sull’idea di Superman ed è successo prima che arrivassi alla DC. È una delle cose di cui sono più orgoglioso.

Superman è un personaggio fondamentale non solo per la cultura geek, ma per il mondo intero. Questi sono tempo molto polarizzati, che messaggio pensi che possa portare, come simbolo di speranza?

Penso che internet sia molto più polarizzante della vita reale. Io vivo nella Georgia rurale, ho amici con varie idee politiche ma non sono una persona che crede sia necessario tagliare fuori qualcuno per queste. Alla fine, tutti noi cerchiamo di fare il meglio possibile, di fare le scelte migliori per noi stessi. So che è difficile crederci in questi tempi in cui tutto è bianco o nero, ma spero che Superman possa unirci un pochino: lui tiene molto a certi valori nei quali penso che tutti quanti crediamo a nostra volta. Se riusciamo a concentrarci sulla nostra umanità, che è quello di cui parla Superman sia come personaggio che come film, allora sarà molto utile.

Foto: Rodin Eckenroth/FilmMagic

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