James Mangold si scaglia contro il largo uso di fan service: «È diventato pubblicità su larga scala»
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James Mangold si scaglia contro il largo uso di fan service: «È diventato pubblicità su larga scala»

Il regista ha preso le redini dell'attesissimo Indiana Jones e il Quadrante del Destino dopo il dietrofront di Steven Spielberg

James Mangold si scaglia contro il largo uso di fan service: «È diventato pubblicità su larga scala»

Il regista ha preso le redini dell'attesissimo Indiana Jones e il Quadrante del Destino dopo il dietrofront di Steven Spielberg

James Mangold

James Mangold si appresta a riportare sul grande schermo uno dei franchise cinematografici più amati di sempre con l’uscita ormai imminente di Indiana Jones e il Quadrante del Destino. Il regista tuttavia non ha mancato di lanciare alcune critiche verso l’uso – a suo dire sempre più invadente – del cosiddetto fan service all’interno dei film appartenenti a grandi franchise.

In una recente intervista il regista ha spiegato come sia obiettivamente difficile distaccarsi da una certa mentalità della quale il fan service è una chiara estensione:

Quando hai a che fare con il mondo dei franchise, è molto difficile per i pensatori critici passare oltre ciò che credono sia desiderato dai loro editori.

Interpellato sulla possibilità di dirigere un eventuale prosecuzione del franchise di Indiana Jones, Mangold ha espresso il suo punto di vista con parole molto dirette:

Non sono interessato. Mi rifiuterei, non riuscirei proprio a farlo. La quantità di tradizioni e di easter egg e fan service inizia a diventare antitetico verso qualunque aspetto di questa roba ad un certo punto. Non è più narrazione. È pubblicità su larga scala.

Allo stesso tempo, Mangold sembra rassegnato all’inevitabile importanza dei franchise nell’economia del sistema cinematografico. Il regista infatti assisterà in breve tempo anche al ritorno del Wolverine di Hugh Jackman – atteso come co-protagonista a fianco di Ryan Reynolds nell’atteso Deadpool 3 – a sette anni di distanza dall’emozionante commiato riservatogli in Logan – The Wolverine, il quale valse a Mangold la sua prima nomination agli Oscar per la Miglior sceneggiatura non originale. Sul ritorno dell’amato mutante, il regista ha ammesso di nutrire sentimenti contrastanti:

Non posso dire che ci sia una parte di me che non desidererebbe che ciò si avveri. Ma ci sarebbe sempre stato un altro Wolverine. Ci potrebbe essere un bambino Wolverine e un cartone animato di Wolverine. Per quanto liquido possano spremere da quello straccio, ci proveranno.

Intanto il regista si prepara a portare sul grande schermo Indiana Jones e il Quadrante del Destino, l’avventura finale del leggendario archeologo, chiamato ad affrontare la sua avventura finale.

Diretto dallo stesso Mangold e basato su una sceneggiatura curata da Jonathan Kasdan, nel film ritroveremo ancora una volta Harrison Ford nei panni del professor Henry Jones III, detto Indiana Jones. Assisteremo inoltre al ritorno di John Rhys-Davies nel ruolo di Sallah Mohammed Faisel el-Kahir, amico di vecchia data di Indy e già partecipe di molte delle sue avventure.

Tra le new entry del cast vedremo invece Mads Mikkelsen nei panni dello scienziato sedicente ex-nazista Voller, Boyd Holbrook e nel ruolo del suo braccio destro Klaber, mentre Phoebe Waller-Bridge sarà invece Helena, la ‘figlioccia’ di Indy. Nel cast saranno inoltre presenti Thomas Kretschmann, Shaunette Renée Wilson, Antonio Banderas, Toby Jones, Oliver Richters e Ethann Isidore.

Indiana Jones e il Quadrante del Destino arriverà nei cinema il 28 giugno 2023.

Cosa ne pensate delle parole di James Mangold? Fatecelo sapere nei commenti!

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Foto: John Phillips / Getty Images

Fonte: Variety

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