Jeremy Renner racconta di quanto fosse frustrato sul set del primo Avengers
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Jeremy Renner racconta di quanto fosse frustrato sul set del primo Avengers

L'attore, nei panni di Occhio di Falco, fingeva un attacco di cuore ad ogni scena...

Jeremy Renner racconta di quanto fosse frustrato sul set del primo Avengers

L'attore, nei panni di Occhio di Falco, fingeva un attacco di cuore ad ogni scena...

La frustrazione provata da Jeremy Renner durante le riprese di The Avengers è ormai cosa nota.

Abbiamo più volte sentito parlare l’attore del disappunto provato quando ha scoperto che la sua storyline prevedeva di essere trasformato in uno schiavo di Loki per la maggior parte del film, senza avere la possibilità di esplorare il personaggio. La Marvel si è poi fatta perdonare in Avengers Age of Ultron, ma in un recente Q&A al London Film e Comic-Con, l’attore ha raccontato al pubblico in sala come sia riuscito a incanalare questa frustrazione: sperando che la Casa delle Idee decidesse di uccidere il suo personaggio!

«Non l’ho mai detto a nessuno, ma nel primo Avengers… Cercavo solo di capire chi fosse Occhio di Falco, e poi cancellavo tutto, vagavo come uno zombie, ero come uno dei servitori di Loki. E non ero ancora nemmeno sicuro chi fosse Occhio di Falco a quel punto. Quindi ero un po’ frustrato, perché ero così eccitato dallo scoprire chi fosse Occhio di Falco. Ho finto un attacco di cuore in ogni scena – avevo appena camminato al fianco di… Scarlett Johansson, e ho fatto proprio come… ugh! [stringendosi il petto]. Mi hanno chiesto cosa stessi facendo e io ho risposto ‘Vi sto dando una possibilità, se desiderate sbattermi fuori a calci da questo film. Sappiatelo, in ogni momento, se volete uccidermi, potrei avere un attacco di cuore’» ha confessato Renner.

E ora che le cose sono cambiate? «Adesso però non voglio proprio che muoia, devo davvero esplorarlo adesso, e non vedo l’ora di poterlo fare. Ci sono davvero tante belle idee per lui, grandi morti! Ci sono milioni di modi fantastici per morire…».

Cosa ne pensate?

Fonte: CBM

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