A un mese dall’inizio del processo per diffamazione, le speranze di Johnny Depp di vincere la causa intentata contro Amber Heard potrebbero essersi definitivamente affievolite. Un giudice della Virginia si è infatti espresso contro una mozione mossa dai legali dell’attore.
Nello specifico, gli avvocati di Depp chiedevano che ad Amber Heard non venisse concessa la possibilità di farsi scudo con la legge nota come anti-SLAAP. Acronimo di Strategic Lawsuit Against Public Participation, prevede immunità dalla responsabilità civile nei casi di dichiarazioni su questioni di interesse pubblico che ricadono sotto la protezione del Primo Emendamento. Questo significa che le parole della Heard contenute nella celebre lettera per il Washington Post, potrebbero essere protette da questa legge e non essere soggette ad accuse di diffamazione.
La decisione del giudice Penney Azcarate, riportata da Deadline, potrebbe rivelarsi fondamentale per l’esito del processo: Johnny Depp ha denunciato l’ex moglie per diffamazione in quanto quella lettera del Post, pur non menzionandolo, parlerebbe di lui e avrebbe così minato la sua carriera. L’attore chiede 50 milioni di dollari di risarcimento, ma dall’altra parte è stata intentata una contro-causa da 100 milioni. Se però all’inizio del processo – fissato per l’11 aprile – verrà garantita alla Heard la possibilità di appellarsi alla legge anti-SLAPP, allora sarà protetta da immunità e la sconfitta per Depp sarà assicurata.
La fonte sottolinea che ironicamente Depp e i suoi avvocati avevano avviato la causa in Virginia proprio perché nello stato la legge anti-SLAPP era presa abbastanza alla leggera. Da marzo 2019, però, la stessa è stessa resa molto più forte e questo potrebbe essere una brutta notizia per l’ex attore di Pirati dei Caraibi e Animali Fantastici. Il giudice ha accolto la richiesta degli avvocati della Heard, secondo cui l’articolo riguardante la violenza domestica presumibilmente subita dall’attrice sarebbe materia di interesse pubblico. Dall’altra parte, si è sostenuto invano che la diffamazione è un reato di natura privata e che quindi non dovrebbe essere protetta dalla suddetta legge.
Da aprile inizierà il processo più atteso di Hollywood e molto del futuro di Depp – che nel frattempo potrebbe anche vincere uno speciale Oscar nell’imminente 94° edizione – verrà deciso in quell’aula di tribunale.
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