Dopo tanto parlare, l’11 aprile avrà finalmente inizio il processo che coinvolge Johnny Depp, l’ex moglie Amber Heard e numerosi vip chiamati a testimoniare per l’una o l’altra parte. Secondo quanto si apprende, l’intero procedimento verrà trasmesso in tv e streaming da un emittente che si occupa proprio di documentari true crime e live coverage dalle aule dei tribunali.
La statunitense Court TV mostrerà presumibilmente a migliaia di persone le fasi del processo che inizierà nella contea di Fairfax, in Virginia. Si tratta di un canale nato nel 1991 e che ha coperto numerosi procedimenti penali, tra cui quello recente contro Dereck Chauvin – il poliziotto condannato per omicidio per aver ucciso George Floyd.
Stando a quanto riportato da Deadline, il responsabile di Court TV Ethan Nelson ha dichiarato: «I casi di tribunale di alto profilo come questo spesso creano molto rumore, può essere difficile per gli spettatori districarsi tra le distrazioni per avere una visione chiara dei fatti ed è qui che subentriamo noi». Court TV coprirà l’evento avvalendosi di un pool di esperti per commentare le varie fasi del processo. QUI è disponibile il live streaming dell’emittente.
Per chi non avesse seguito passo passo la vicenda, ricordiamo che Johnny Depp sta accusando l’ex moglie Amber Heard di diffamazione per 50 milioni di dollari: sostiene che la famosa lettera pubblicata dal Washington Post nel 2018 in cui rivelava di aver subito abusi sessuali fosse riferita a lui, benché non fosse presente il suo nome, e che questo ha causato pesanti ripercussioni sulla sua carriera – è stato allontanato dal franchise di Animali Fantastici, per esempio. Di contro, Amber Heard ha fatto contro-ricorso e chiede 100 milioni di dollari all’ex marito.
Nelle ultime settimane, i legali di Depp hanno subito un duro colpo per le speranze del processo: il giudice Penney Azcarate ha infatti deliberato che la Heard potrà appellarsi alla legge nota come anti-SLAPP. Acronimo di Strategic Lawsuit Against Public Participation, prevede immunità dalla responsabilità civile nei casi di dichiarazioni su questioni di interesse pubblico che ricadono sotto la protezione del Primo Emendamento.
Depp e i suoi avvocati avevano deciso di sporgere denuncia in Virginia – dove sono ospitati dei server del Washington Post – proprio perché qui la legge non era applicata in maniera drastica: dal 2019 però le cose sono cambiate e il processo potrebbe terminare rapidamente se alla Heard verrà concesso questo scudo.
Foto: Srdjan Stevanovic/Getty Images
Fonte: Deadline
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