Johnny Depp, la regista di Jean du Barry ammette i problemi sul set con la star: «È... un americano»
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Johnny Depp, la regista di Jean du Barry ammette i problemi sul set con la star: «È… un americano»

Maïwenn non ha nascosto le difficoltà vissute durante le riprese e raccontato alcuni aneddoti che lo riguardano

Johnny Depp, la regista di Jean du Barry ammette i problemi sul set con la star: «È… un americano»

Maïwenn non ha nascosto le difficoltà vissute durante le riprese e raccontato alcuni aneddoti che lo riguardano

johnny depp jean du barry

Le prossime settimane saranno quelle della rinascita per Johnny Depp: dopo anni lontano dai grandi riflettori a causa della controversia legale con l’ex moglie Amber Heard, l’attore sarà co-protagonista del film d’apertura di Cannes 2023, Jean du Barry. La prima “nuova ribalta” però non è arrivata senza problemi, come ha ammesso la regista Maïwenn.

L’attrice e cineasta francese, nei giorni scorsi a sua volta denunciata per una presunta aggressione, ha diretto il volto di Pirati dei Caraibi e di un film della saga di Animali Fantastici non senza difficoltà. Nel film, Depp interpreta re Luigi XV, sovrano che, ignaro del suo status di cortigiana, si innamora della giovane Jeanne Vaubernier (interpretata dalla stessa Maïwenn) e ne fa la sua preferita. Contro ogni decoro ed etichetta, Jeanne si trasferisce a Versailles, scandalizzando la corte.

Per la star è un ruolo decisamente importante, ma la regista è rimasta sorpresa dell’atteggiamento altrettanto “regale” dimostrato dall’attore sul set. Parlando con il francese Premiere delle voci di tensioni emerse nell’ultimo periodo, ha dichiarato:

Johnny è una star, un re… e un americano. Mi avevano detto di non fargli sapere che lo stavamo aspettando sul set per girare una scena. Non mi volevano permettere di bussare al suo camerino. Un giorno, l’ho fatto lo stesso. E lì, mi ha fatto capire che avessi compiuto un’inaccettabile intrusione e mi ha chiesto come mi sarei sentita se fosse venuto lui a bussare alla porta del mio camerino. Gli ho detto che lo fanno tutti, è così che funziona un set in Francia.

Da qui, Maïwenn ha parlato delle differenze nel modo di lavorare nell’industria cinematografica americana e quella europea o francese, giustificando in un certo senso il suo co-protagonista:

Stava facendo uno sforzo, anche se vedevo che era molto confuso a riguardo. Ho capito che negli Stati Uniti le star non vengono davvero dirette. Spiegano loro come interpreteranno la scena e i registi seguono il flusso. Ma in Francia, il regista è il capo. Quindi per ogni ripresa, ovviamente giravo la sua proposta, ma gli chiedevo anche di interpretare la mia visione, così da poter scegliere durante il montaggio. È stato al gioco.

La popolare attrice e regista francese ha poi lodato il suo status e ammesso quanto sia stato affascinante vederlo esprimersi tramite il volto e lo sguardo, «come un attore del cinema muto». Forse proprio la sua caratura non farà rimanere sorpresi i suoi fan alla notizia di problemi sul set, ma è interessante il discorso sui diversi tipi di approccio al lavoro.

Per Maïwenn si tratta del sesto film da regista: sarà presentato martedì 16 maggio sul grande schermo del Grand Théâtre Lumière e arriverà nelle sale francesi il giorno stesso. L’apertura perfetta per il 76° Festival di Cannes: una celebre storia francese, interpretata e diretta da un talento di casa e con la partecipazione di una delle più grandi stelle di Hollywood, in risalita dopo lo scandalo e la vittoria al processo.

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Foto: Le Pacte

Fonte: Premiere

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