Poco dopo le dure parole di Johnny Depp contro Hollywood, ritenuta colpevole di voler “boicottare” il suo ultimo film Minamata, arrivano importanti novità sulla causa intentata dall’interprete contro Amber Heard. E si tratta di aggiornamenti che per una volta faranno la gioia dei fan dell’attore, visto che a spuntarla nelle ultime ore è stata proprio l’ex star di Animali Fantastici. Ma andiamo per ordine.
Come è ormai noto a chi segue gli sviluppi delle sue vicende giudiziarie, l’interprete ha già perso in tribunale lo scorso novembre contro il The Sun. Per chi non conoscesse la storia, ricordiamo che il divo era stato definito in un articolo del giornale inglese un “picchiatore di mogli” in merito alle accuse di violenza domestica mosse dalla Heard, termine che l’attore non ha affatto gradito e che lo ha spinto a sporgere denuncia: secondo i suoi legali si trattava di diffamazione. Tuttavia, il giudice che si è occupato del caso in U.K. aveva dato ragione al The Sun, in quanto le prove fornite dalla difesa confermavano che Depp “ha effettivamente picchiato Amber Heard in almeno 12 delle 14 occasioni” dichiarate dalla donna. Ne consegue che chiamarlo “wife beater” sarebbe tutt’altro che diffamatorio.
E questa era la prima parte della vicenda che, chiaramente, rappresenta una grossa vittoria per l’attrice di Aquaman.
Ma le denunce di Johnny Depp non si erano limitate dal The Sun. Parallelamente, negli States, l’attore ha infatti intentato un’altra causa per diffamazione proprio contro Amber Heard, questa volta in merito ad un altro articolo, l’ormai celebre pubblicazione del Washington Post in cui lo accusava di violenza domestica. Quella da cui tutto è iniziato. Secondo i legali dell’attore, quelle dichiarazioni avrebbero causato gravi danni alla sua immagine che, come sappiamo, hanno avuto delle forti ripercussioni sulla sua carriera, a partire dal licenziamento dal franchise Animali Fantastici.
Vincere questa ulteriore causa potrebbe “ripulire” il suo nome, ma chiaramente la sentenza inglese non rema affatto in suo favore. Al contrario, lo scorso aprile i legali della Heard avevano proprio impugnato questa vittoria collaterale dell’attrice per chiedere al tribunale statunitense di far cadere le accuse nei suoi confronti. Per farla breve, gli avvocati affermavano che il processo contro la loro cliente non ha motivo di esistere: se il The Sun non è colpevole di diffamazione per aver definito l’attore un “wife beater”, in quanto è stato dimostrato che ha effettivamente picchiato la Heard, allo stesso modo anche le parole dell’attrice sono valide.
Ma a quanto pare, Penney Azcarate, giudice della contea di Fairfax, non è affatto d’accordo.
Come riportato nelle ultime ore da Deadline, la richiesta di annullare il processo contro Amber Heard è stata ufficialmente respinta. Nel motivare questa decisione, il giudice ha spiegato che le due cause per diffamazione non sono paragonabili e non possono essere messe sullo stesso piano, in quanto il processo svoltosi nel Regno Unito non verteva sull’attrice e sulle sue parole, ma su quelle scritte dal The Sun, sebbene sia lei che Johnny Depp abbiano partecipato alle udienze.
Penney Azcarate afferma che “gli interessi del Sun si basavano sul fatto che le dichiarazioni pubblicate dal giornale fossero false, mentre gli interessi dell’imputata si riferiscono al fatto che le dichiarazioni da lei pubblicate siano false”, aggiungendo che per accogliere la richiesta della Heard “l’interesse dell’imputato in questo caso avrebbe dovuto essere così identico a quello del The Sun da far sì che la rappresentazione dell’interesse del tabloid coincidesse con la rappresentazione del diritto legale dell’imputato”.
In sostanza, il processo per diffamazione contro Amber Heard si terrà, come stabilito in precedenza, nell’aprile del 2022.
Foto: Getty (Tristan Fewings)
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