Johnny Depp: il successo di Jack Sparrow lo devo ai miei figli
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Johnny Depp: il successo di Jack Sparrow lo devo ai miei figli

Un bagno di folla e di flash ha accolto l'arrivo sulla Croisette di Depp, Cruz & Co., protagonisti di Pirati dei Caraibi - Oltre i confini del mare, attesi in conferenza stampa dai giornalisti di tutto il mondo

Johnny Depp: il successo di Jack Sparrow lo devo ai miei figli

Un bagno di folla e di flash ha accolto l'arrivo sulla Croisette di Depp, Cruz & Co., protagonisti di Pirati dei Caraibi - Oltre i confini del mare, attesi in conferenza stampa dai giornalisti di tutto il mondo

Contrariamente a quanto accade di solito in conferenza stampa (dove è il regista ad avere il posto “privilegiato”), al centro del tavolo (e della scena) era seduto Johnny Depp, con al suo fianco Penélope Cruz. Inutile dire che l’attenzione e le domande sono state soprattutto per loro.
Nascosto dietro un paio di occhiali blu, ma pur sempre sorridente e disponibile, Depp ha esordito ringraziando i suoi figli: «La sfida più grande, in questo nuovo capitolo, era riuscire a dare al personaggio e al film qualcosa di nuovo. Negli ultimi tre anni non ho fatto altro che guardare cartoni insieme ai miei figli. Quei personaggi così caricaturali mi hanno ispirato: Jack è un po’ rockstar, stile Keith Richards (che qui torna in un cameo nei panni del padre di Sparrow, ndr) e un po’ skunk (alias un mascalzone romantico, ndr). Per cui, se anche questo nuovo episodio avrà successo, lo devo soprattutto a loro. Ho sempre testato Jack Sparrow con i miei bambini, per capire se risultava divertente o no. Una volta giocavo a Barbie con mia figlia e ho iniziato a fare questa voce finché lei mi ha detto: “Basta”.  Dalle loro reazioni dopo aver visto i film capsico se ho fatto un buon lavoro o meno». «Per me, invece, la sfida più grande era rimanere seria davanti a Johnny durante le scene più intense» gli ha fatto eco una divertita ed emozionata Penélope Cruz, che ha più volte ribadito la sua gioia per essere stata coinvolta nel progetto: «Sono molto contenta e onorata di aver avuto la possibilità di lavorare al fianco di questi talenti. Con Rob (Marshall, ndr) ho lavorato due anni fa in Nine e con Johnny dieci anni fa in Blow, per cui era ora di fare un nuovo film insieme, anche perché trovo che lui sia unico (complimenti ricambiati: «Penélope è una donna straordinaria, un talento incredibile, oltre che una grande e fedele amica. Sarò felice ogni volta che potrò lavorare ancora con lei»). Quando mi hanno proposto la parte in Pirati dei Caraibi ho detto di sì ancor prima di leggere la sceneggiatura. Poi l’ho letta e mi sono innamorata del personaggio di Angelica, così misteriosa e ricca di sfaccettature e colori diversi». Inevitabile la domanda sulla sua gravidanza durante le riprese e sulla necessità di ricorrere a sua sorella Monica come controfigura: «Prima di iniziare le riprese a Los Angeles mi sono allenata con il coreografo responsabile delle scene d’azione e di combattimento per imparare le nozioni e i movimenti base. Così sono riuscita a girare molte delle sequenze più action, anche se non quelle più pericolose. Naturalmente ero protetta e tutti sono stati molto carini e attenti nei miei confronti affinché io non rischiassi di farmi male. Monica è intervenuta solo verso la fine delle riprese». Molte sono state anche le domande rivolte a Depp sul futuro della saga e sulla possibilità che, come si dice nel film, Jack Sparrow possa essere “eterno”: «Finché ci sarà la possibilità di lavorare con una squadra così affiatata che ha voglia di darsi nuove opportunità e soprattutto finché il pubblico non si stancherà dei Pirati dei Caraibi, noi andremo avanti. Quanto alla possibilità che io possa un giorno produrre un film della saga, be’, per questo non c’è possibilità. Qui c’è solo un uomo che può farlo ed è Jerry Bruckheimer». Quest’ultimo ha voluto ringraziare Depp e spiegare ai giornalisti che per il momento non è stata prevista una seconda trilogia, «però in questo nuovo capitolo entrano inscena nuovi personaggi e nuove storie che, certo, potrebbero essere approfonditi in futuro». Proprio sui nuovi personaggi si è focalizzato anche il regista Rob Marshall, che ha preso il posto dello “storico” Gore Verbinski: «Per me questo è un sogno che diventa realtà. Ho trovato una sceneggiatura fantastica, sulla quale è stato fatto un lungo lavoro a cui ha partecipato anche Johnny proprio per cercare di rendere interessanti le new entry e dare spessore alla storia. E poi ho avuto a disposizione una produzione che mi ha permesso di viaggiare molto per realizzare il film e un cast straordinario, di grandissimi talenti, a cominciare da Johnny, che mi ha molto colpito per il suo entusiasmo e il suo profondo coinvolgimento». «Credo che la cosa più importante sia spendersi per i progetti in cui si crede e cercare di divertirsi» ha concluso Depp: «Questo è quello che ho imparato lungo una carriera fatta anche di molti fallimenti, soprattutto all’inizio». (Foto Getty Images)

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