Ore di attesa per il verdetto della giuria del processo tra Johnny Depp e Amber Heard: dopo la fine del dibattimento, venerdì scorso, i giurati hanno iniziato a deliberare e dopo solo 5 ore è stata posta una domanda forse fondamentale per capire da che parte stia pendendo la bilancia.
Come riportano fonti estere, nel primo giorno completo di deliberazioni (ieri negli Stati Uniti era giorno festivo) i 5 uomini e 2 donne della giuria si sono rivolti al giudice Penney Azcarate per un chiarimento. È stata posta la seguente domanda: «Per quanto riguarda l’editoriale dal titolo “Ho parlato contro la violenza sessuale e ho subito l’ira della nostra cultura”, dobbiamo decidere se è falso solo il titolo o tutto il contenuto dell’editoriale stesso?». Il riferimento è al celebre articolo della Heard pubblicato dal Washington Post nel 2018 e che ha portato alla causa in corso.
La giudice Azcarate ha risposto alla domanda dei giurati – la cui identità rimarrà segreta per un anno – specificando: «Credo che la confusione derivi dal fatto che la dichiarazione in oggetto è anche il titolo dell’editoriale stesso. Il titolo è chiaramente la dichiarazione da valutare». Per Johnny Depp, sottolineano gli esperti di Law&Crime Network, questa potrebbe essere una svolta decisiva.
JURY QUESTION in #JohnnyDepp v #AmberHeard: LISTEN pic.twitter.com/6rK2DXNQyd
— Cathy Russon (@cathyrusson) May 31, 2022
La domanda, infatti, sembra suggerire che i giurati si stiano concentrando sulla dichiarazione riguardo la specifica violenza sessuale, non abuso psicologico o altro, ma proprio quella violenza fisica che Amber Heard non sarebbe stata in grado di dimostrare con foto, video o altre prove nel corso del processo. Così fosse, quel titolo sarebbe nei fatti una diffamazione e garantirebbe a Johnny Depp la vittoria della causa e i 50 milioni di dollari richiesti all’ex moglie.
Sono 3 le frasi che in queste ore sono al vaglio della giuria: oltre a quella già citata, un’altra dichiarazione afferma che «Due anni fa, sono diventata una figura pubblica che rappresenta l’abuso domestico e ho sentito la furia della nostra cultura contro le donne che rompono il silenzio»; la terza, invece, è quella che recita «Ho avuto il punto di vista privilegiato per capire, in tempo reale, come le istituzioni proteggono gli uomini accusati di abusi».
Nell’articolo non viene mai citato il nome dell’attore di Pirati dei Caraibi, ma i suoi legali puntano tutto sul fatto che non ci fosse bisogno di specificarlo, data la natura della loro relazione e le conseguenti ritorsioni sulla carriera di Johnny Depp.
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Foto: Drew Angerer/Getty Images
Fonte: Deadline
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