Johnny Depp, un ritorno da “Re” a Cannes 2023: «Non mi sento boicottato da Hollywood»
telegram

Johnny Depp, un ritorno da “Re” a Cannes 2023: «Non mi sento boicottato da Hollywood»

L’attore ha presentato questa mattina in conferenza stampa Jeanne du Barry, il film diretto e interpretato da Maïwenn che ha aperto la 76esima edizione del Festival, arrivando all'appuntamento con la stampa con diversi minuti di ritardo. «Non penso a Hollywood - ha detto - È un momento strano e divertente in cui tutti vorrebbero poter essere se stessi, ma non possono»

Johnny Depp, un ritorno da “Re” a Cannes 2023: «Non mi sento boicottato da Hollywood»

L’attore ha presentato questa mattina in conferenza stampa Jeanne du Barry, il film diretto e interpretato da Maïwenn che ha aperto la 76esima edizione del Festival, arrivando all'appuntamento con la stampa con diversi minuti di ritardo. «Non penso a Hollywood - ha detto - È un momento strano e divertente in cui tutti vorrebbero poter essere se stessi, ma non possono»

johnny depp cannes 2023

Il film Jeanne du Barry ha inaugurato ieri, 16 maggio, sera la 76esima edizione del Festival di Cannes, illuminando lo schermo del Grand théâtre Lumière dopo la cerimonia di apertura. Per il divo americano Johnny Depp si è trattato di un ritorno sulla scena di un prestigioso festival internazionale, di fatto la prima grande occasione per porre nuovamente i riflettori sul suo lavoro come attore dopo gli scandali privati e il processo per violenze domestiche che l’ha visto contrapposto all’ex moglie Amber Heard, incrinandone l’immagine su scala internazionale e in particolare presso la stampa americana, che ha accolto tra molti mugugni il ritorno da “Re” di Depp sulla Croisette. 

Jeanne du Barry, che uscirà nei cinema in Italia a settembre con Notorious Pictures con il titolo Jeanne du Barry – La Favorita del Re ed è già nelle sale francesi (come si conviene, da queste parti, per il film che apre Cannes, così da stabilire un simultaneo punto di contatto col pubblico), è il sesto lungometraggio da regista di Maïwenn, anche interprete della protagonista Jeanne du Barry accanto a Depp, che veste i panni di re Luigi XV e appare nel film con un minutaggio assai più ridotto (nel cast anche Benjamin Lavernhe, Melvil Poupaud, Pierre Richard, Pascal Greggory e India Hair).

Il film racconta la vita, l’ascesa e la caduta della favorita di re Luigi XV: Jeanne Vaubernier, una giovane donna della classe operaia affamata di cultura e piacere, che usò la sua intelligenza e il suo fascino per salire, uno dopo l’altro, i gradini della scala sociale. Finì ben presto col diventare la prediletta del sovrano (l’ultimo regnante transalpino a morire nel suo letto, prima della rivoluzione francese), il quale, ignaro del suo status di cortigiana, riacquistò attraverso di lei il suo appetito per la vita da tempo sfiorito, anche a causa del mutamento della percezione del popolo nei suoi confronti: da sovrano amatissimo, si arrivò infatti col credere di lui che pensasse più alle amanti che agli affari di Stato. I due si innamorano perdutamente, contro ogni decoro ed etichetta dell’epoca, e Jeanne si trasferì addirittura Versailles, scandalizzando la corte con i suoi modi libertini e anti-conformisti. 

Johnny Depp al photocall di Jeanne du Barry. Foto: John Phillips/Getty Images

A Cannes, dopo i lunghi applausi d’ordinanza della proiezione ufficiale di ieri sera, Depp è apparso anche in conferenza stampa, arrivando in ritardo di diversi minuti rispetto all’inizio e mancando il primo photocall con la regista, per poi concedersi agli scatti dei fotografi solo a dialogo ultimato con i giornalisti presenti. Per il divo americano, quella offerta dal dramma in costume Jeanne du Barry è stata anche un’opportunità per apparire in pubblico esponendosi alle domande della stampa, circostanza che non si verificava da un po’: il film è dopotutto il suo primo ruolo importante da tre anni a questa parte e nel suo futuro c’è anche il ritorno alla regia per un film sull’artista italiano Modigliani, che sarà interpretato, come emerso negli ultimi giorni, da Riccardo Scamarcio. 

«Quando ti viene chiesto di abbandonare un film che stai facendo a causa di parole che fluttuano nell’aria, sì, ti senti boicottato. Ma io non mi sento boicottato da Hollywood perché a Hollywood non pens, ha detto Depp a chi gli chiedeva della sua lunga assenza dai film hollywoodiani. Un chiaro riferimento al licenziamento dal franchise di Animali Fantastici, in cui interpretava il mago oscuro Gellert Grindelwald e dal quale è stato allontanato proprio a causa dell’emergere dei crudi e violenti dettagli della sua vita privata con Heard, segnata, come emerso in diversi report e nei dibattimenti processuali, da reciproci abusi. Una battuta d’arresto che ha portato la Warner Bros. a stracciare il contratto multimilionario a otto cifre con Depp. 

Johnny Depp e Maïwenn al photocall di Jeanne du Barry. Foto: Getty (Samir Hussein/WireImage)

«È un momento strano e divertente in cui tutti vorrebbero poter essere se stessi, ma non possono. Devono essere in linea con la persona che hanno di fronte. Se vuoi vivere quella vita, ti auguro il meglio», ha aggiunto poi. Il processo Depp-Heard, com’è noto, si è concluso con una vittoria legale per la star di Pirati dei Caraibi, visto che la sua ex moglie, che non è stata mai nominata nella conferenza di stamattina, è stata condannata a versargli dieci milioni di dollari di risarcimento danni. In precedenza Depp aveva perso una causa per diffamazione nel Regno Unito, mentre Dior, il noto marchio di lusso francese, gli è comunque rimasto accanto, rinnovando ora con un accordo record da 20 milioni di dollari. 

Di Cannes dice: «Ci sono venuto anni fa con Kusturiça, è rimasto lo stesso circo», mentre a chi gli chiedeva cosa pensasse di coloro che ritengono che la sua presenza a Cannes fosse inopportuna per via delle sue recenti beghe legali (sui social una giornalista amica di Amber Heard ha fatto partire l’hashtag #Cannesyounot), Depp ha replicato: «Quello che avete letto sulla mia vita negli ultimi cinque o sei anni è una fiction scritta magnificamente e orrorificamente. È come fare la domanda: “Come stai?” Ma il sottotesto è: “Dio, ti odio”. Non sono preoccupato da persone anonime che perdono tempo con i loro computer»

Foto: Lionel Hahn/Getty Images

Sul ritorno a Cannes ha voluto smorzare invece ogni facile trionfalismo dei suoi fan sulla riabilitazione della sua figura pubblica e cinematografica: «A quanto pare, ho avuto il mio 17esimo ritorno – ha detto – Mi interrogo su questa parola, “come back”,  perché in realtà io non sono andato da nessuna parte. Tutti viviamo un po’ un ritorno, siamo stati lontani negli anni del Covid, ma non vivo questo film come un ritorno. Forse per un po’ di tempo le persone hanno smesso di chiamarmi per chissà quale paura, ma io non mi sono mai mosso da dove ero».

Il ritardo dell’attore – che ieri si è fermato a lungo sul red carpet per selfie e relativo bagno di folla, ha fatto slittare tutto di una quarantina di minuti e ha costretto la conferenza stampa a partire senza di lui – è da attribuirsi al fatto che Depp era rimasto bloccato nel traffico della Croisette, secondo una fonte vicina al suo team. Nel film l’attore interpreta una versione tutto sommato convincente di Re Luigi XV, padroneggiando un discreto per quanto meccanico francese (Depp è legato alla Francia da anni, vi ha coltivato una delle sue più grandi passioni – i vini – e ha vissuto nel paese con l’ex moglie Vanessa Paradis). Il risultato è un ritratto storico molto personale, marchiato flebilmente e malinconicamente da splendori e miserie, agi dorati e cortocircuiti ipocriti della vita a cortePer il francese avevo una coach molto brava e tutti sono stati pazienti», dice lui). Si tratta anche di una prova straordinariamente in sottrazione, per lui che negli anni più bui della sua carriera aveva inanellato diversi personaggi gigioni e sopra le righe oltre ogni limite, disperdendo molto spesso il suo carisma magnetico, dal Cappellaio Matto di Alice in Wonderland dell’amico Tim Burton a flop sanguinosi come Mortdecai.

Foto: Lionel Hahn/Getty Images)

Sicuramente il ritratto di Luigi XV offerto da Depp si nutre molto, in termini di immaginario che dalla vita transita allo schermo, dell’invecchiamento dell’attore, che non si è mai risparmiato in quanto a eccessi e tribolazioni, della sua non più smagliante e imbolsita forma fisica, di ombre che Depp cattura nel film attraverso non pochi sguardi umbratili, fragilissimi e di difficile decifrazione, che sembrano attraversati da mille fantasmi e altrettanti sogni e desideri sopiti, logorati dalla vanità di una vita vissuta in una prigione lussuosissima.

Maïwenn, dal canto suo, ha sposato totalmente la propria personale adesione al personaggio di Jeanne: una figura storica nella quale non è difficile ipotizzare da parte sua un certo rispecchiamento per via dell’unione sentimentale col regista Luc Besson, nome di punta del cinema francese, che alimentò molte malelingue per via della loro differenza età e portò a un matrimonio e una figlia data alla luce dall’attrice e cineasta a 16 anni (il film Léon, dello stesso Besson, era ispirato a chiare lettere alla loro relazione). 

«Di questo film ho voluto sottolineare soprattutto la storia d’amore, era quello che mi interessava di più – ha detto lei, accusata nei giorni scorsi di aver sputato a un giornalista francese che aveva sottolineato i presunti “stupri” dell’ex marito Luc Besson, in conferenza – Quando abbiamo iniziato a girare ho detto agli attori di essere naturali, di sganciarsi anche dal testo, di improvvisare. Il tono era anche da parodia e commedia. Ho cercato di trovare un equilibrio tra l’esigenza di rispettare il testo e quella di rispettare gli attori».

Riguardo l’accoglienza del film, ha sentenziato invece che legge i giornali, non guarda la televisione e soprattutto non vuole sapere quello che scrivono sul suo lavoro, per proteggersi, mentre sui finanziamenti di Jeanne du Barry arrivati per mano saudita si è limitata a dire, confermando la cosa: «Sì, ma ci sono anche i fratelli Dardenne e le cose stanno cambiando anche in Arabia Saudita, sarei orgogliosa di presentare il film in quel paese». Il ruolo di Luigi XV lo aveva invece proposto a degli attori francesi che l’hanno rifiutato, fino all’incontro con Depp: «Lo dovevo baciare, quindi meglio un attore così».

 

Foto: Dominique Charriau/WireImage

Foto di copertina: Getty (Guillaume Horcajuelo/Pool/Getty Images)

Leggi anche: Jeanne du Barry a Cannes 2023: la recensione del film con Johnny Depp

© RIPRODUZIONE RISERVATA