Dopo aver partecipato con il suo ultimo film, Nitram, al Festival di Cannes nel 2021 (facendo vincere al suo protagonista, Caleb Landry Jones, il premio per il Miglior Attore), Justin Kurzel arriva alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia con The Order, con protagonisti Jude Law, Nicholas Hoult, Tye Sheridan e Jurnee Smollett.
Tratto dal libro The Silent Brotherhood di Kevin Flynn e Gary Gerhardt, il film racconta la vera storia degli sforzi di polizia e FBI per catturare un gruppo di terroristi vicini alla Supremazia Bianca che, tra il 1983 e il 1984, compirono una serie di sanguinose rapine con l’obiettivo di creare un esercito e mettere in atto una vera e propria rivoluzione contro il governo americano.
Centrale nella trama è il romanzo The Turner Diaries, scritto nel 1978 dal neonazista William Luther Pierce e da allora testo di riferimento per coloro che si sentono pronti a seminare odio, violenza e intolleranza negli Stati Uniti e in tutto il mondo. Ed è proprio il libro a fungere da collante tra la trama del film e l’attualità sulla quale vuole riflettere. «Durante l’assalto al Campidoglio a Washington, il 6 Gennaio 2021, qualcuno ha appeso dei cappi come riferimento all’insurrezione immaginaria raccontata in quel romanzo – ha dichiarato Kurzel -, questo ci fa capire quanto l’odio che raccontiamo nel film, nonostante sia ormai lontano nel tempo, sia ancora presente nella società americana e rappresenti una minaccia più viva che mai».
In The Order, Jude Law interpreta l’agente dell’FBI Terry Husk. L’uomo arriva nell’Idaho per occuparsi del caso al centro della trama, dopo alcune esperienze traumatiche nella lotta alla malavita a New York. Non solo, è anche produttore del film e quando gli è stato chiesto cosa lo abbia spinto a imbarcarsi nel progetto, non ha avuto dubbi sulla risposta: «Tristemente, la rilevanza del film parla da sé. Questo è un film che andava fatto adesso, è utile guardare indietro e trovare cose che possono essere utili anche per il presente». Sul suo personaggio, ha poi aggiunto: «Per me era interessante interpretare un uomo che pensa che la battaglia sia ormai finita. Rappresenta molti di noi: sentiamo magari che il grosso del lavoro è già alle spalle, ma se guardiamo a come era il mondo 10 anni fa, ci accorgiamo che abbiamo ancora molto da fare».
Nella stesa conferenza è intervenuto anche Nicholas Hoult, che qui interpreta il suprematista bianco a capo del gruppo terrorista: «Mi sono addentrato in un sacco di cose oscure che non sono state piacevoli, per entrare in questo personaggio – ha raccontato l’attore -. Penso che nel suo caso le sue idee fossero basate sulla paura, sull’odio, è un uomo carismatico che fornisce una famiglia a chi ne cerca uno, ma è come se gli gettasse addosso un incantesimo». Poi, ha svelato anche un curioso aneddoto sul film: «Il regista ci ha dato dei compiti, per aiutarci ad entrare nei personaggi: ho scoperto solo venendo qui che Jude Law mi doveva seguire per un giorno intero! Non ci siamo parlati fino alla nostra prima scena insieme: questo ha dato molta carica a quel momento».
The Order arriverà prossimamente in Italia.
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