Il caso Justin Baldoni-Blake Lively non sarà appariscente come quello di Johnny Depp e Amber Heard, ma di sicuro riserva altrettanti colpi di scena. Pochi giorni fa è emerso un video che secondo i sostenitori dell’attrice confermerebbe gli abusi e le molestie sessuali di cui il regista e attore di It Ends With Us è stato accusato, ora tocca invece a un audio inviato dallo stesso Baldoni che potrebbe costargli caro nella battaglia legale in corso.
Diffuso dal Daily Mail, il vocale dura sei minuti durante i quali Justin Baldoni si scusa disperatamente con Blake Lively per aver modificato la sceneggiatura e in particolare la scena sul terrazzo dove i loro personaggi si incontrano per la prima volta. A sorprendere sono soprattutto il tono e le parole usate dall’uomo, che nel frattempo sta puntando il dito contro Ryan Reynolds e Deadpool per dimostrare che le molestie non sono mai avvenute.
«Sono lontano dall’essere perfetto – dice nell’audio – Sono un uomo con difetti, come mia moglie può testimoniare. E manderò qualcosa in vacca, dirò cose sbagliate, mi metterò da solo il piede in bocca. Probabilmente ti farò incazzare, ma ti chiederò sempre scusa e troverò il modo di farmi perdonare. Questa è l’unica cosa che posso assicurarti. Mi dispiace di averti fatto sentire in quel modo».
Nella successiva parte dell’audio riportata, Justin Baldoni continua a scusarsi e dichiara di voler continuare a costruire un rapporto con Blake Lively, sostenendo poi che parlare tramite messaggi e vocali non è il suo punto di forza. «Non vedo l’ora di passare altro tempo insieme e penso che aiuterà la nostra chimica, che credo ci sia e ci sia stata fin dall’inizio». Chi si è schierato dalla parte dell’attrice, vede in questo lungo audio di scuse l’implicita ammissione di un comportamento scorretto da parte del regista/attore, cosa che potrebbe ostacolare la sua contro-causa da 400 milioni di dollari mossa contro la coppia Lively-Reynolds.
Scoppiato a dicembre, il caso andrà avanti ancora per molto tempo: la prima udienza è fissata il 3 febbraio, ma il processo entrerà poi nel vivo solo a marzo 2026.
Foto: Dave Benett / Bryan Bedder / Getty Images
Fonte: Variety
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