Poche ore fa Karla Sofía Gascón ha fatto la storia diventando la prima attrice transgender ad aver ottenuto una nomination ai premi Oscar, abbattendo così una barriera che nel contesto degli Academy Awards resisteva da lungo tempo.
Grazie alla performance offerta nell’apprezzato film di Jacques Audiard Emilia Pérez, la 52enne spagnola si è guadagnata la candidatura per il premio alla Miglior attrice che si contenderà con Demi Moore, Mikey Madison, Cynthia Erivo e Fernanda Torres. La candidatura di Karla Sofía Gascón ha tuttavia un peso specifico decisamente unico, dal momento che da oggi è la prima interprete apertamente transgender ad aver interpretato un personaggio transgender.
In Emilia Pérez Gascón ha infatti regalato una performance emozionante e convincente interpretando un signore della droga messicano che decide di sottoporsi alla transizione di genere e reinventarsi una nuova vita come assistente sociale. Il film, che vede come co-protagonisti Zoe Saldaña, Selena Gomez e Adriana Paz, la scorsa primavera ha sbalordito il pubblico presente al Festival di Cannes con il cast che si è inoltre aggiudicato il Prix d’interprétation féminine per la migliore attrice.
Nata a Madrid il 31 marzo 1972, Gascón si trasferisce in Messico nel 2009 prendendo parte a popolari telenovelas come Hasta el fin del mundo e Llena de amor. Una tappa fondamentale del suo percorso avviene poi nel 2018 quando, appoggiata dalla moglie e dalla figlia, decide di intraprendere il processo di transizione. Nel 2022 viene scelta da Audiard per il ruolo di Emilia Pérez nel film omonimo che gli vale il plauso del pubblico e della critica.
Nonostante il generale apprezzamento il ruolo ha tuttavia sollevato importanti conversazioni sulla rappresentazione, in alcuni casi sfociate in osservazioni inopportune e addirittura becere frutto di malignità e pregiudizi. Queste tuttavia non sembrano aver toccato Karla Sofía Gascón, la quale ha ribadito a più riprese il suo impegno per sostenere ed educare il prossimo all’accettazione. In una recente intervista ha infatti avuto modo di affermare:
«Tutto quello che posso fare è concentrarmi sul piantare il seme facendo il mio lavoro e mostrando che non sono diversa da chiunque altro. Voglio solo vivere la mia vita senza nessuno che mi disturbi. Ognuno merita di essere se stesso.»
Insomma, a prescindere dall’assegnazione della statuetta – la cui concorrenza rimane decisamente agguerrita – l’attrice spagnola è già riuscita a fare la storia del cinema e al tempo stesso a mettere a segno quello che può essere considerato un importante risultato per l’inclusione.
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Foto: Taylor Hill / Getty Images
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