Kevin Feige risponde ai commenti sui cinecomic di Zack Snyder e Steven Spielberg
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Kevin Feige risponde ai commenti sui cinecomic di Zack Snyder e Steven Spielberg

Il presidente dei Marvel Studios dice la sua sulle critiche mosse nei confronti del genere

Kevin Feige risponde ai commenti sui cinecomic di Zack Snyder e Steven Spielberg

Il presidente dei Marvel Studios dice la sua sulle critiche mosse nei confronti del genere

Nell’ultimo periodo, non si è fatto altro che parlare di cinecomic, ma non solo per informarci sui film in arrivo da qui al 2020. Sono arrivate anche molte critiche, come quelle mosse da Steven Spielberg che paragonava il ciclo di vita del genere comic a quello del western e passerà di moda. Durante una recente intervista, il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige ne ha approfittato per rispondere a quei commenti, non dimenticando le recenti frecciatine di Zack Snyder nei confronti della Casa delle Idee.

In merito al commento di Spielberg, Feige risponde così: «È una cosa che la gente continua a chiedermi da 15 anni. Mi chiedono se questo genere passerà di moda. Nel 2001, 2002, 2003 c’erano solo due-tre film Marvel e io continuo a crederci. L’unica cosa importante è che i film che produciamo siano dei prodotti buoni. Credo che abbiamo fatto delle buone cose e credo anche che i film che abbiamo annunciato saranno sorprendenti, differenti, unici. L’ho detto tante volte: non credo nel genere del cinecomic. Non credo nel genere dei supereroi. Credo però che ognuno dei nostri film possa essere differente».
Continua affermando che se facesse la fine del western, tanto male non andrebbe: «Non so se finirà come il western. Ma quel genere per quanto è durato? 40-50 anni e ancora oggi continua a ritornare ogni tanto. Dal primo Iron Man sono passati solo otto anni… vuol dire che abbiamo ancora altri 42 anni prima che il genere scompaia».Continua parlando della frecciatina del regista di Batman v Superman, Zack Snyder: «In nostri sono tutti film differenti tra loro. Sono tutti basati sui personaggi dei fumetti Marvel, ma, da una prospettiva sia del genere che cinematografica, sono davvero unici. Ad esempio, Civil War sarà diverso da Age of Ultron. Il modo in cui Il Soldato d’Inverno si trasforma in un thriller politico, penso sia molto emozionale e molto più politico e reale rispetto ad Age of Ultron e al killer dall’intelligenza artificiale creato da Tony Stark. è un po’ come dire ‘Non so quanti film verranno tratti da romanzi. Penso che le persone si annoieranno di quei film prima o poi. Non so quanto dureranno’».

Feige conclude riflettendo sull’andamento dell’ultimo anno e su cosa riserverà il futuro della Marvel: «In più, per noi quest’anno è andato benissimo. Age of Ultron era un grosso film con aspettative altissime e le ha rispettate, mentre Ant-Man era una pellicola su un personaggio di cui nessuno aveva mai sentito parlare e per cui tutti nutrivano dubbi ed è andato alla grande. La stessa cosa è accaduta lo scorso anno con Il soldato d’Inverno e Guardiani della Galassia. Cosa dire… spero accada anche il prossimo anno con Civil War e Dr. Strange. Si tratta solo di attenersi al piano e continuare a fare quello che abbiamo fatto fino ad oggi».

Fonte: CBM

Foto: Getty Images

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