Quando sta per nascere un nuovo film dell’MCU, e ancora di più nel periodo di set, la segretezza sul progetto è tutto per non rovinare la sorpresa ai fan. E, per contrastare la fuga di notizie, la Marvel ha messo a punto un sistema quasi infallibile: l’ha confermato Kevin Smith, da sempre espertissimo di fumetti e cinecomic, in una recente puntata dei suoi talk su Youtube Fatman Beyond.

Esisterebbe infatti una sorta di “polizia dei Marvel Studios”, un’organizzazione che non solo veglia sulla segretezza delle trame ma che indaga anche sulla provenienza dei rumors e delle fughe di notizie che, puntualmente, si rincorrono ad ogni nuovo film MCU.

In realtà ogni grande studio cinematografico si è dotato di una sorta di “polizia” privata anit-leaks ma Kevin Smith, da informato sui fatti e uomo vicinissimo alla Marvel, si è divertito a diffondere anche dei dettagli sulla diverse strategie seguite.

Citando delle fonti «che non posso citare, ma sono attendibili», il regista ha detto infatti che «c’è una polizia segreta della Marvel che, quando si verifica una fuga di notizie, si occupa non solo di indagare apertamente i diversi dipartimenti per capire da dove sia partita la notizia, ma anche di agire segretamente con degli stratagemmi. Quando ci sono i provini, per esempio, fanno leggere battute che non hanno nulla a che vedere col film per cui stanno facendo il casting. Sono bravissimi a spostare l’attenzione su alcuni dettagli, mentre i segreti del film sono da tutt’altra parte. A volte addirittura lasciano circolare degli ordini del giorno dove alludono a personaggi che non esistono. Piazzano queste piccole trappole per vedere se poi passano di mano in mano e arrivare all’origine della fuga di notizie».

Secondo Kevin Smith, la “polizia interna” è organizzatissima. Ma, scherza, «la segretezza viene protetta a tutti con procedure complicate, proprio mentre tutti sappiamo il segreto più universalmente noto, ovvero che ci saranno 96 Spider-man nel prossimo film di Spider-Man!».

Foto: Jim Bennett/Getty Images for Museum of Pop Culture

Fonte: Youtube