Kevin Spacey ancora contro Hollywood: «Parlano di redenzione, ma a me non è stata offerta»
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Kevin Spacey ancora contro Hollywood: «Parlano di redenzione, ma a me non è stata offerta»

L'attore torna a condannare quella che secondo lui è l'ipocrisia degli Studios, perché il perdono e le seconde possibilità si esaltererbbero solo a parole

Kevin Spacey ancora contro Hollywood: «Parlano di redenzione, ma a me non è stata offerta»

L'attore torna a condannare quella che secondo lui è l'ipocrisia degli Studios, perché il perdono e le seconde possibilità si esaltererbbero solo a parole

Kevin Spacey

A circa un mese dal lancio del documentario Spacey Unmasked su Max, Kevin Spacey torna a parlare delle accuse di molestie e violenze sessuali che nel 2017 hanno letteralmente travolto la sua carriera, determinando la sua cancellazione dalla serie House of Cards e dal film Tutti i soldi del mondo di Ridley Scott. E, nonostante la causa intentata da Anthony Rapp si sia risolta nel 2023 con l’assoluzione dell’attore, il peso dell’ostracismo di Hollywood sembra ancora farsi sentire, soprattutto considerato che il documentario prodotto da BBC per Channel 4 contiene nuove accuse, mosse da 10 differenti uomini.

Intervistato da Lex Friedman per il suo podcast, Kevin Spacey ha ammesso i propri errori, rifiutando però categoricamente l’accusa di aver abusato sessualmente di qualcuno, meno che mai ragazzi minorenni, e rifiuta di essere di nuovo oggetto di un processo mediatico sulla base delle accuse sommarie mosse da un documentario: «C’è un luogo appropriato per rispondere alle accuse contro di me e non è Channel 4. Ogni volta che mi sono offerti il tempo e il luogo adeguato per difendermi le accuse sono cadute e sono stato scagionato».

«Sono una persona molto romantica e questo lato di me non è mai stato raccontato, non c’è niente di violento in me e questa cosa mi distrugge» prosegue l’attore, che si dice comunque pentito di aver superato i limiti in passato e aver flirtato in modi che ora gli sembrano del tutto inappropriati. Inoltre, l’attore si dice pentito di non aver rivelato la propria omosessualità e crede che la sua mancanza di chiarezza sul proprio orientamento sessuale possa aver alimentato la mancanza di fiducia nei suoi confronti. Ma per Kevin Spacey l’ipocrisia è ancora la legge che regola Hollywood, dove la redenzione viene celebrata soltanto a parole.

«Vivo in un’industria che fa dei discorsi sulla redenzione un vero e proprio vanto, soprattutto da parte di quelle persone che ricoprono ruoli di potere. Si parla sempre di dare un seconda possibilità e di restituire un posto in società a chi è stato ingiustamente accusato oppure è uscito di prigione, ma quando tu sei parte dell’industria dell’intrattenimento questa nuova occasione non ti viene offerta. Si tratta di una situazione è assurda e spero che il buon senso prevalga al più presto» conclude l’attore.

E voi cosa ne pensate? Fateci conoscere le vostre opinioni, come sempre, nei commenti.

Fonte: Lex Friedman

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