Kevin Spacey non ci sta e passa all'attacco: «Essere promiscuo, non fa di me una brutta persona»
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Kevin Spacey non ci sta e passa all’attacco: «Essere promiscuo, non fa di me una brutta persona»

L'attore, ormai lontano dalle scene dopo le accuse, ha testimoniato così al processo nel Regno Unito

Kevin Spacey non ci sta e passa all’attacco: «Essere promiscuo, non fa di me una brutta persona»

L'attore, ormai lontano dalle scene dopo le accuse, ha testimoniato così al processo nel Regno Unito

kevin spacey

Nonostante una prima vittoria processuale risalente allo scorso ottobre, la carriera di Kevin Spacey è ancora molto lontana dal rinascere. Lontano dai riflettori ormai da anni a causa delle numerose accuse mosse nei suoi confronti, l’ex star di House of Cards sta affrontando in questi giorni il filone britannico del processo che lo vede imputato per violenza sessuale contro quatto uomini.

Stando a quanto riportato dalle fonti estere, presente sul banco dei testimoni della corte di Southward Crown a Londra per il secondo giorno consecutivo, quest’oggi, 14 luglio, Spacey ha parlato della sua situazione presente e passata. Durante il controinterrogatorio, nello specifico, gli è stato chiesto se trovasse “stimolanti” le sue rischiose esperienze sessuali.

Quando l’attore ha chiesto cosa intendesse alla procuratrice Christine Agnew, questa ha sostenuto che rientrassero in quella categoria le esperienze “da una notte e via”. «Sono stato sempre molto aperto sul fatto che a volte sono stato promiscuo – ha detto Kevin Spacey – Questo non fa di me una brutta persona».

Ha poi aggiunto: «Penso che essere in intimità con un altro essere umano sia qualcosa di bellissimo», per poi sottolineare che nonostante l’accusa si volesse concentrare solo sulle sue fugaci relazioni, ne ha intraprese anche alcune che sono durate tutta la vita. Ad esempio, ha citato quella con la seconda moglie Kate Capshaw, conosciuta sul set di Indiana Jones e il Tempio Maledetto.

Stuzzicato sul suo status di grande star e se questo lo avesse o meno aiutato a “rimorchiare”, Spacey ha dichiarato: «Ho trovato difficile fidarsi delle persone per via di chi ero […] Sono sicuro che se avessi voluto avrei potuto fare sesso tutto il tempo con un sacco di gente, ma non era quello che volevo. Ero interessato a sviluppare amicizie e relazioni con altre persone della mia vita». 

Alla sbarra, l’attore ha negato le accuse di tre dei quattro uomini coinvolti, sostenendo di non aver mai palpeggiato una delle presunte vittime mentre erano in autostrada e di aver avuto un rapporto sessuale consenziente con un altro accusatore che lo avrebbe invitato nel suo appartamento. Respinte al mittente anche le accuse di un altro uomo circa un presunto palpeggiamento ad un evento di beneficienza.

Nel precedente processo conclusosi ad ottobre, la giuria ha ritenuto non colpevole Kevin Spacey nella causa da 40 milioni di dollari intentata dall’attore Anthony Rapp. Si tratta del caso mediatico che ha fatto deflagrare la sua carriera, capitato nel pieno del movimento #MeToo. A seguito di quelle accuse, Spacey ha fatto coming out. In quel periodo è stato licenziato dalla serie House of Cards, rimosso digitalmente da Tutti i soldi del mondo e negli ultimi anni ha preso parte quasi esclusivamente a film minori rispetto ai suoi standard, come l’italiano L’uomo che disegnò Dio di Franco Nero.

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Foto: Ernesto Ruscio/Getty Images

Fonte: Variety

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