Regole per diventare un supereroe nel XXI secolo: prima, combattere il crimine, ovviamente. Seconda: pubblicare i propri exploit su YouTube. Terza: creare una pagina MySpace per raccogliere richieste di aiuto. Quarta e più importante: inventarsi un nome cool. Per esempio Kick-Ass, come l’eroe dell’omonimo film di Matthew Vaughn (un esperto del genere, visto che dirigerà X-Men: First Class). Eroe che ha la faccia di Aaron Johnson (il John Lennon di Nowhere Boy), un costume ridicolo e un arcinemico forse più grande di lui: il boss della droga Frank D’Amico (Mark Strong), che tra spacci e rapine trova anche il tempo di tormentare Katie (Lyndsy Fonseca), fidanzata-wannabe dello stesso Kick-Ass. Un ragazzino mascherato contro la mafia locale: per fortuna Dave (questo il nome “in borghese”) ha l’appoggio di altri due supereroi improvvisati, Big Daddy (Nicolas Cage) e la figlia Hit-Girl (Chloë Moretz). E non manca neanche la “spalla” alla Robin: Red Mist, il figlio di Frank D’Amico, che ha la faccia da adorabile sfigato di Christopher Mintz-Plasse. Mettete insieme tutti gli elementi di questo minestrone pop e capirete che non siamo di fronte al “solito” film di supereroi. Kick-Ass è sgangherato e postmoderno, un carrozzone che stravolge tutti i canoni del genere e li trasforma in parodia, sì, ma mai fine a se stessa. Perché, tolta la tutina colorata e il soprannome ridicolo, Kick-Ass ha un cuore, e non è diverso da quello che tutti vorremmo diventare un giorno: cioè «qualcuno che preferirebbe morire per una persona che neanche conosce piuttosto che assistere impotente a un’ingiustizia».
Regia: Matthew Vaughn
Interpreti: Aaron Johnson, Nicolas Cage, Chloë Moretz, Christopher Mintz-Plasse, Mark Strong
Trama: Stufo dei criminali che rovinano la sua città, il giovane Dave diventa Kick-Ass, improbabile supereroe. Arriverà a inimicarsi la mafia locale…
Online: www.kickassilfilm.it
Da vedere perché: per scoprire che i cinecomic di qualità non sono solo targati Marvel o DC Comics.
La scheda è pubblicata su Best Movie di aprile a pag. 110
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