È disponibile su Netflix la nuova serie coreana Kiseiju – La zona grigia, adattamento del celebre manga scritto e disegnato dal giapponese Hitoshi Iwaaki. La storia è semplice e in parte già vista: immagina che sulla terra (e precisamente in Corea del Sud, in questo caso) arrivino dei piccoli alieni parassiti che prendono il controllo del corpo umano ospite, mangiandogli il cervello e aprendogli mostruosamente la testa per mostrare il loro vero aspetto.
Insomma, non proprio un ospite desiderato, come suggerisce il titolo originale dell’opera. La trama di base si ricollega ad altri celebri film sci-fi come L’invasione degli ultracorpi, Invasion o The Host, tutte storie di alieni con i quali non ci piacerebbe affatto condividere il corpo o la Terra. Questo ci ha fatto pensare: mettendo da parte i parassiti di Kiseiju, quali sono le migliori creature dello spazio con cui invece potremmo instaurare una pacifica e amichevole convivenza?
Gli esempi non mancano di certo, perché, oltre a sfruttare la paura dell’ignoto, il mondo del cinema e della televisione si è sempre premurato di raccontare anche altre storie dal taglio più rassicurante e “alien friendly”. Uno dei massimi esperti di questo genere di racconto è senza dubbio Steven Spielberg: nel 1977 ha affascinato il pubblico (e continua a farlo) con Incontri ravvicinati del terzo tipo, film nel quale si ipotizza sì l’arrivo di alieni sulla Terra, ma tutt’altro che cattivi. Le persone rapite nel corso degli anni vengono infatti riportate sane e salve indietro dai propri cari, dando così l’idea che abbiano voluto fare la nostra conoscenza senza infilarci sonde ovunque o drenarci come gli alieni de La guerra dei mondi.
Lo stesso leggendario regista ha replicato poi qualche anno più tardi con la creatura aliena più famosa della storia del cinema: chi non vorrebbe fare un giro in bici con E.T. L’extraterrestre? Ha dato il via ad un intero filone e immaginario in cui esseri di altri mondi e umani possono effettivamente convivere, diventare amici e bere insieme. Una linea narrativa ripresa ad esempio dal demenziale Paul uscito nel 2011, parodia dei due film appena citati in cui il protagonista è un alieno sui generis che si è abitato fin troppo ad alcune usanze del nostro pianeta.
Ampliando lo sguardo, si trovano molti altri titoli che possono rientrare in questa categoria: Contact del 1997 con Jodie Foster e Matthew McConaughey diretto da Robert Zemeckis, per esempio, è incentrato proprio sul primo ipotetico incontro tra umani e pacifici alieni e dei risvolti etici e religiosi della questione. Non sono cattive neppure le creature che salvano alcuni esponenti della razza umana in Segnali dal futuro con Nicolas Cage e non lo è neppure David Bowie nel film cult che ha segnato il suo esordio nella recitazione, L’uomo che cadde sulla Terra.
Saltando a pié pari creature come i Transformers, Il gigante di ferro e persino Sonic (tecnicamente un alieno col quale sì, vorremmo assolutamente convivere), ci vogliamo concentrare su altri due film. Il primo è naturalmente Arrival, forse l’opera recente che più si avvicina a Incontri ravvicinati del terzo tipo per modo di intendere le creature aliene. In uno dei film più belli di Denis Villeneuve, si immagina l’arrivo sulla Terra di un’astronave popolata da strani ma pacifici esseri, la cui conoscenza fa capire alla protagonista interpretata da Amy Adams che le loro intenzioni sono buone – tanto che vengono mostrate alcune “memorie del futuro” per prepararla a cosa accadrà al mondo e alla sua famiglia.
Chiudiamo un po’ furbescamente la rassegna extra Kiseiju con un altro titolo, forse meno famoso ma decisamente iconico. A chi non piacerebbe convivere con l’alieno Jake? Probabilmente agli amanti dei cani, visto che parliamo del protagonista di Il gatto venuto dallo spazio. In questa commedia sci-fi, si immagina infatti che un oggetto volante non identificato arrivi sulla Terra e che a bordo ci sia un gatto alieno dotato di poteri telecinetici e telepatici. Nella sua venuta sul pianeta deve affrontare diversi problemi, ma finisce con il diventare a tutti gli effetti un cittadino degli Stati Uniti. E poi, insomma, alieno o meno, è proprio un bel gattone…
Voi cosa ne pensate? Dando per scontato che i parassiti di Kiseiju – La zona grigia non siano neanche per voi i compagni ideali con cui dividere un corpo, con quali creature aliene vi piacerebbe convivere? Diteci la vostra, come sempre, nei commenti.
Leggi anche: Steven Spielberg torna a parlare di alieni! Tutti i dettagli sulla serie in arrivo su Netflix
© RIPRODUZIONE RISERVATA