Daniel Craig è pronto a tornare nei panni dell’affascinante detective Benoit Blanc con il terzo capitolo della serie mystery Knives Out, dalla mente di Rian Johnson.

Il regista ha condiviso oggi, 24 maggio, con i suoi follower l’announcement trailer del nuovo film, che ancora una volta porterà un titolo a dir poco enigmatico: Wake Up Dead Man. Nel trailer possiamo sentire la voce di Craig recitare le parole: «All’inizio, abbiamo sfoderato i coltelli. Poi – attenzione – il vetro è stato frantumato. Ma il mio caso più pericoloso deve ancora essere rivelato», citando ovviamente i titoli degli episodi precedenti, ovvero Knives Out (2019) e Glass Onion (2022).

Wake Up Dead Man uscirà nel 2025 e sarà ancora una volta distribuito in esclusiva streaming su Netflix, piattaforma a cui Johnson ha concesso l’esclusiva del secondo e del terzo capitolo della saga, che nel 2019 aveva sorpreso al botteghino, incassando oltre 300 milioni di dollari in tutto il mondo. Due anni fa, lo streamer aveva accordato a Glass Onion anche una release cinematografica, seppur estremamente limitata; al momento però è ancora presto per conoscere le modalità con le quali verrà distribuito il terzo film.

«Adoro tutto dei gialli – ha scritto Rian Johnson sul suo profilo X -. Ma una delle cose che amo di più è il fatto che il giallo è un genere molto flessibile. C’è un’ampia varietà di toni e atmosfere da Carr a Christie, e avere la possibilità di esplorare questo range è una delle cose più divertenti dei film di Benoit Blanc. Stiamo per iniziare la produzione del terzo e sono molto, molto emozionato di condividere con voi il titolo, che vi darà un piccolo indizio sulla direzione che prenderà la storia».

Possiamo quindi ipotizzare una svolta dark e “macabra” per la trama di Knives Out 3, che per il momento resta ancora top secret. Allo stesso modo, non si conoscono i talenti coinvolti nel cast, a parte Daniel Craig nel ruolo dell’investigatore protagonista. Rian Johnson sarà di nuovo regista e sceneggiatore, inoltre produrrà l’opera insieme a Ram Bergman. 

Fonte: Variety