«Il libro di memorie di Lidia onora radicalmente l’esperienza corporea – ha detto Stewart – Rendere quell’esperienza fisica mi sembra vitale e ciò che questo impulso comporta… è che deve assolutamente essere un film. Questo progetto è in corso da cinque anni con l’aiuto di Scott Free, e non potrei essere più fortunata ad averli come partner e amici. Imogen Poots sosterrà questo film e il peso sbalorditivo della vita di Lidia. Lei può farsene carico. Sono più che fortunato ad averla».
«Ridley ed io siamo lieti di lavorare di nuovo con Kristen, questa volta al suo debutto alla regia, con l’adattamento dello straordinario libro di memorie di Lidia Yuknavitch – ha detto Pruss – Proprio come abbiamo visto nei cortometraggi di Kristen come regista, non ho dubbi che porterà lo stesso livello di stile, unicità e impavida emotività in The Chronology of Water. Inoltre, avere l’opportunità di lavorare con Imogen, che è fatta su misura per il ruolo principale, è incredibilmente eccitante. La combinazione dei loro talenti produrrà senza dubbio qualcosa di squisito per il pubblico cinematografico di tutto il mondo».
Stewart è stata nominata all’Oscar nel ruolo della Principessa Diana in Spencer di Pablo Larraín, che le è valso alcune delle migliori recensioni della sua carriera oltre a numerosi riconoscimenti tra cui un Critics Choice Award, per poi recitare in Crimes of the Future di David Cronenberg al fianco di Viggo Mortensen. Di recente ha preso parte alla storia d’amore di fantascienza con Steven Yeun nel film Love Lies Bleeding, diretto da Rose Glass. Poots di recente è apparsa invece in The Father di Florian Zeller, al fianco di Anthony Hopkins e Olivia Colman, e in French Exit di Azazel Jacobs, oltre che accanto a Josh Brolin nella serie tv Outer Range di Amazon.
Stewart ha collaborato con Scott Free nel 2017 per il suo cortometraggio d’esordio alla regia Come Swim, che ha scritto, diretto e proiettato sia a Cannes che al Sundance, dopo aver collaborato con loro come attrice in Welcome to the Rileys di Jake Scott e Equals della A24 del regista Drake Doremus.
Di seguito la descrizione ufficiale del libro e la relativa sinossi estesa:
Il nuoto, il corpo che si perde e si ritrova nell’acqua, e la letteratura, il desiderio di scrivere senza compromessi, sono le uniche due certezze di Lidia. La cronologia dell’acqua è così la storia di una vita che “non segue alcun ordine. Gli avvenimenti non rispondono al rapporto di causa ed effetto come vorremmo. È tutta una serie di frammenti e ripetizioni e trame,” perché “questo condividono il linguaggio e l’acqua”. Tutto scorre, nelle parole come nelle corsie di una piscina, in questo romanzo che rinnova radicalmente la tradizione del memoir, raccontando senza ipocrisie il genere, la sessualità, l’abuso, l’elaborazione del lutto, il superamento della sofferenza. Lidia cresce con un padre violento e una madre incapace di proteggerla, in una famiglia che la condizionerà anche quando, proprio grazie a una borsa di studio per il nuoto, riuscirà ad allontanarsi. Colpita da una perdita straziante, si trova a fare i conti con un dolore estremo: Lidia reagisce, sbaglia, cerca nell’alcol e nel sesso una via di fuga, tocca il fondo, reagisce ancora, riprende a nuotare. Dentro la muove un desiderio di vita e di creazione – e attraverso incontri decisivi con autori come Ken Kesey e Kathy Acker prende forma il suo cammino di scrittrice. Il viaggio che Lidia affronta, e nel quale trascina con passione e levità struggente il lettore, è un viaggio di dipendenza e autodistruzione, e poi di sopravvivenza. Un viaggio che trova una conciliazione finale in un amore sincero, in un figlio che nuota felice anche se malissimo, e in un libro, questo, che testimonia una nuova profonda consapevolezza di sé nel proprio mondo.
Foto: Getty (Jon Kopaloff/WireImage)
Fonte: Deadline
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