La città incantata: cosa rappresenta davvero il misterioso Senza Volto?
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La città incantata: cosa rappresenta davvero il misterioso Senza Volto?

Facciamo chiarezza sui significati nascosti di uno dei personaggi più iconici dell'amato capolavoro di Hayao Miyazaki

La città incantata: cosa rappresenta davvero il misterioso Senza Volto?

Facciamo chiarezza sui significati nascosti di uno dei personaggi più iconici dell'amato capolavoro di Hayao Miyazaki

un frame de La città incantata

Ne La città incantata, amato capolavoro firmato da Hayao Miyazaki nel 2001, facciamo la conoscenza di Senza Volto, il quale rimane ad oggi uno dei personaggi più celebri ed affascinanti del film targato Studio Ghibli. Nel corso degli anni, la misteriosa natura del personaggio ha fatto nascere alcune interessanti analisi sul reale significato della sua figura, che potrebbe essere più complessa di quanto potessimo immaginare.

Noto come Kaonashi in lingua originale, questo spirito appare inizialmente come una figura nera sulla quale spicca una minimale maschera bianca. Comunica solo con dei grugniti appena accennati e distribuisce pepite d’oro a chiunque voglia aiutarlo o dargli ospitalità. Tuttavia, più persone danno a Senza Volto ciò che vuole, più il suo desiderio aumenta. Gli ospiti della casa iniziano a soddisfarlo per timore, e il comportamento dello creatura peggiora facendosi sempre più aggressivo creando un circolo vizioso difficile da spezzare.

Alcune delle sequenze più inquietanti del film sono proprio quelle dove vediamo Senza Volto tramutarsi in una creatura grottesca che non esita a divorare gli ospiti, assumendone i tratti una volta consumati. Man mano Senza Volto sembra più interessato a ottenere l’attenzione di Chihiro, la quale è stata la prima a dimostrarsi gentile nei suoi confronti. Quando la bambina rivolge la sua attenzione a lui, è al solo scopo di aiutarlo, fattore che contribuisce a non alimentare la sua avidità.

In prima analisi, Senza Volto sembra quindi essere la rappresentazione di due fenomeni economici, quali il capitalismo e il consumismo. In un primo momento possono sembrare innocui, tuttavia la loro crescita incontrollata può causare danni irreparabili. Ciò si può evincere dal comportamento dello spirito dal momento della sua entrata in scena. All’inizio Senza Volto vede Chihiro rifiutare con decisione le sue offerte d’oro, e più lei continua rifiutare, più oro cerca di offrirle nella speranza di farla cedere. Il rifiuto di Chichiro confonde e fa arrabbiare lo spirito, il quale non comprende perché mai qualcuno dovrebbe rifiutare tali ricchezze, decidendo poi di rifarsi sugli altri lavoratori in un circolo vizioso di scambi che lo porta a crescere in modo esponenziale.

Questo è una perfetta metafora del capitalismo. In principio Senza Volto è felice della sua golosità all’inizio, e i lavoratori del bagno gli forniscono senza esitare servizi in cambio di sempre maggiori quantitò d’oro, soddisfando ogni suo desiderio. Superficialmente potrebbe apparire tutto come una semplice transazione tra domanda e offerta. Purtroppo, come il capitalismo e il consumismo, più gente se ne nutre più essi crescono. Senza Volto continua a essere alimentato, e questo contribuisce semplicemente a renderlo insaziabile iniziando persino a divorare gli operai delle terme – la gente che lo aiuta – a causa della sua avidità.

L’ingordigia di Senza Volto viene fermato quando Chihiro decide di fargli un regalo. Anche se pensava che con esso avrebbe aiutato i suoi genitori, Chihiro dà allo spirito una polpetta emetica per saziarlo. Senza Volto inizia quindi a rimettere tutto ciò che ha consumato fino a quando, dopo essersi sbarazzato di tutte le cose che ha consumato, non si tramuta lo spirito amichevole di una volta rimanendo silenziosamente al fianco di Chichiro per il resto del suo viaggio.

Presumibilmente, parte del motivo per cui Senza Volto era così ossessionato dall’elargire doni a Chihiro è figlio del fatto che lei lo ha sempre rifiutato, scegliendo poi di donare allo spirito qualcosa di sua spontanea volontà. Chichiro insomma ha figurativamente dato le spalle al consumismo essendo felice di quel che già aveva, dimostrandosi puramente altruista senza pretendere nulla in cambio. Nonostante Senza Volto possa essere visto come un’allegoria dei sistemi economici sopra indicati, il film ne rifiuta la visione pessimistica suggerendo la possibilità di un cambiamento indicando nell’innocenza infantile una delle possibili soluzioni al “male” moderno.

Cosa ne pensate? Fatecelo sapere nei commenti!

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Foto: Studio Ghibli

Fonte: CBR

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