Sono tante le star di Hollywood che, piombati alla ribalta giovanissimi, non hanno retto alla pressione della celebrità cadendo vittima di una spirale di abusi fatti di droga o di alcool. L’elenco è lunghissimo, partendo da Drew Barrymore, baby star in E.T. – L’extraterrestre e passando per Shia La Beouf, che ha raccontato la sua infanzia nel film Honey Boy, fino ad arrivare a Daniel Radcliffe, celebre per aver “vinto” a soli 11 anni il ruolo di Harry Potter nell’adattamento dei romanzi di J.K. Rowling.
L’attore, durante una recente intervista nel programma Desert Island Discs della BBC Radio 4, ha ammesso che il ruolo del maghetto, piombatogli addosso così giovane e impreparato a quello che lo attendeva, lo ha trasformato in un alcolizzato. «Se uscissi e se mi ubriacassi, improvvisamente sarei consapevole del fatto che c’è interesse per quello che faccio perché non si tratta soltanto di una persona ubriaca. È “Oh, Harry Potter si sta ubriacando al bar”».
E ha continuato «Il mio modo di affrontare la celebrità era solo bere di più, ubriacarmi di più, quindi l’ho fatto per diversi anni, quando la saga era quasi alla fine. Ma anche dopo, perché mi è preso il panico non sapendo cosa fare dopo. Non ero abbastanza a mio agio per restare sobrio».
Radcliffe ora non beve più grazie all’aiuto della sua famiglia e degli amici: «Mi hanno fornito una prospettiva diversa e sufficiente della mia vita. Alla fine è stata una mia decisione. Come se mi svegliassi una mattina dopo una notte di bagordi dicendo: “Questo è troppo”».
Fonte: Independent
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