«Hulk è il personaggio più difficile che ha in mano la Marvel perché è sempre sul filo del rasoio. È un eroe? È un mostro? Devi andare a vedere un film in cui c’è il protagonista che cerca sempre di fermare la ragione per cui gli spettatori sono andati a vedere la pellicola? È sempre una danza. Non penso che i primi due film abbiano centrato l’obiettivo, ma non invidio i registi che mi hanno preceduto. È stato più semplice fare un film con lui parte di un gruppo piuttosto che costruire un film tutto intorno a lui. Se fai un film con solo Hulk per tutto il tempo, ad un certo punto Mark Ruffalo direbbe “perché sono qui?”. Non mi andrebbe di affrontare una storyline in cui Hulk è sempre e solo Hulk. Alla fine il centro di tutto è Banner. E la gente s’innamora di Banner perché penso che Mark conquisti il pubblico dalla prima sequenza in cui appare».
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