La fabbrica di cioccolato, l’amato romanzo per bambini di Roald Dahl che ha fatto conoscere al mondo l’amata figura di Willy Wonka, è altresì conosciuto per aver introdotto gli Oompa Loompa, i misteriosi aiutanti dell’eccentrico imprenditore. La figura degli Oompa Loompa è tuttavia ritenuta da tempo controversa tanto per le origini fittizie dei personaggi quanto per la loro rappresentazione sul grande schermo. Ma cosa c’è di vero?
I personaggi approdarono sul grande schermo con l’amato film del 1971 con Gene Wilder Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato, dove vengono rappresentate come esseri umani di taglia molto più minuta della media con pelle arancione e altre caratteristiche di stampo cartoonesco. L’adattamento del 2005 di Tim Butron li ha invece proposti di taglie ancora più ridotte e tutti quanti dall’aspetto identico interpretati dall’attore Deep Roy. Il film prequel del 2023 Wonka conTimothée Chalamet ha invece poi ripreso lo stile visivo del film del 1971 mostrando un Oompa Loompa interpretato da Hugh Grant con le fattezze del 1971.
Nel romanzo di Dahl viene spiegato come gli Oompa Loompa siano stati scoperti dallo stesso Willy Wonka nel corso dei suoi viaggi, con quest’ultimo che li avrebbe poi invitati a vivere e lavorare nella sua fabbrica. Nei film questi vengono ritratti felici e spensierati, vivendo la fabbrica come una sorta di regno fiabesco nel quale possono prosperare in sicurezza. Un ritratto apparentemente rassicurante, ma che tuttavia nasconde riferimenti storici decisamente meno lieti.
Nella prima edizione del romanzo gli Oompa Loompa vengono infatti descritti come i pigmei neri importati da Wonka dalla “parte più profonda e più oscura della giungla africana“. Il problema della loro rappresentazione venne sollevato già nel 1970 quando la NAACP (National Association for the Advancement of Colored People) espresse preoccupazione per la rappresentazione razzista degli Oompa Loompa alla luce del film in arrivo basato sul romanzo. Venutone a conoscenza, Rolad Dahl sostenne la loro posizione modificando la rappresentazione degli Oompa Loompa a partire dall’edizione del libro del 1973, dove questi vengono descritti dotati di pelle bianco rosata e di capelli di tonalità castane e dorate.
Tuttavia, al di là della rappresentazione cinematografica, la questione più profondamente delicata rimaneva quella riguardante l’origine controversa dei personaggi, indissolubilmente legata all’immaginario ed al passato coloniale di stampo schiavista. Nel romanzo viene spiegato come gli Oompa Loompa, votati a condurre uno stile di vita primitivo e arboricolo, vengano condotti da Wonka a lavorare nella sua fabbrica per il suo profitto e come essi siano felici di viverci dentro lontano dai pericoli della giungla, dalle malattie e dalla fame. Wonka svela inoltre di aver imparato la loro lingua per poter stringere un accordo, ma rimarca di essere molto orgoglioso di come tutti loro “abbiano finalmente imparato a parlare inglese“.
Insomma, al momento della stesura del romanzo il rapporto di Wonka con gli Oompa Loompa era ancora avvolto dall’eco di alcuni sentimenti favorevoli allo sfruttamento capitalistico e pro-schiavitù, argomenti che nei primi anni ’60 mantenevano ancora una certa presa sull’immaginario e sulla cultura di una parte della società britannica che stava ancora facendo i conti con la dissoluzione dell’Impero.
Il testo del libro è stato modificato con la nuova edizione del 2023, dove le descrizione degli Oompa Loompa sono state significativamente ridotte per eliminare il loro status di popolazione “primitiva”. Questo ha inoltre presentato altre modifiche al testo originale come l’eliminazione della parola “grasso”, delle punizioni corporali e una riduzione dei riferimenti alle pistole del giovanissimo Mike Tivù.
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Fonte: CBR
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